"Felice e pieno di buona coscienza, rese a se stesso testimonianza uscendo dalla vita e dicendo sono vissuto ed ho portato a termine il corso che la fortuna aveva dato..." scrisse Seneca parlando dell' "eroica" morte di Diodoro...La parola EUTANASIA venne invece usata, per la prima volta, da Bacone in età moderna con il significato letterale di morte "buona e dolce"...Le questioni relative ai problemi di fine vita sono sempre state un "hot spot" per credenti e politici (entrambi il più delle volte confondendo il proprio effettivo ruolo nella problematica), uomini di scienza e non. E l'avanzare della tecnologia dopotutto, non ha fatto altro che rendere la questione più delicata e ossessionante; il progresso scientifico ha consentito di prolungare indefinitamente la vita di un malato.La discussione attuale sull'eutanasia riguarda proprio quel vitalismo medico che si basa su quell'imperativo morale in cui la vita biologica è buona in sé, mentre la morte non lo è.
La sostanza allora diventa "è forse meglio morire per non soffrire?". Sono noti gli ennesimi casi di persone che sopravvivono in coma vegetativo per decenni (uno degli ultimi è quello di Eluana Englaro costretta a vivere per 16 anni alimentata con un sondino nasogastrico); sono noti i casi di malati terminali in cui non esiste alcun valido motivo per costringere una persona a prolungare una sofferenza che egli reputa "inutile e disumana". Ma, come ben risaputo, lì dove la vita non è in grado di dettare legge in maniera chiara e naturale, interviene la legge, talvolta in modo preciso, talvolta in maniera non del tutto consona. Ma c'è chi, nè condividendo, nè accettando si ribella al sistema a volte in maniera un pò brusca. Il problema dell'eutanasia mi è sempre stato molto a cuore, ma navigando in internet ( nonostante io non condivida il paternalismo medico del dover tenere in vita il paziente a tutti i costi) mi sono ritrovata a leggere di un certo "Dottor Morte". Il vero nome è Philip Nitschke, un medico australiano fondatore di un gruppo, il Pro-Euthanasia Group, il quale da anni appoggia campagne affichè venga approvata l'eutanasia nel suo paese(il quale è invece fermamente contro). Ecco che il dottor morte allora pubblica su Internet un libro con le istruzioni su come togliersi la vita senza dolore, un libro dal nome
The Peaceful Pill eHandbook.
Il libro è stato pubblicato un anno e mezzo fa negli Stati Uniti(guarda un pò dove c'è commercio c'è USA, tutto fa brodo), poichè la vendita ne è proibita in Australia e verrà lanciato on-line da Londra proprio per aggirare la legislazione australiana. Nitschke,nel suo manuale, ne descrive gli aspetti morali e giuridici ma non solo. Ciò che più(a mio avviso) fa venire la pelle d'oca, sono le istruzioni e i diversi modi per suicidarsi. Il video qui di seguito è stato preso dal sito di questo manuale; descrive uno dei "tanti metodi" attraverso i quali è possibile togliersi la vita:
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La prima volta che ho visto questo filmato propiro non riuscivo a capacitarmene. Mi chiedevo quanto una persona( dottor morte in questo caso) sia disposta e riesca a spingersi oltre il confine in una situazione di stress prolungato... Effettivamente le legislazioni andrebberò un pò rimodellate e plasmate visti i risvolti di certe situazioni...Ma dal rimodellare e combattere per una giusta causa, a propagandare metodi per suicidarsi..credo ci passi per mezzo tanto, forse troppo.Poi, non so voi, ma se dovessi prendere la decisione di togliermi la vita, preferirei non farlo guardando la simpatica e avvilente faccina flemmatica di Betty....
1 commento:
La questione qui è distinguere l'eutanasia dal suicidio attivo.
Questo Dott. Morte mi sembra che induca proprio alla seconda ipotesi, e questo a volte equivale all'omicidio.
Inoltre questa vecchietta è proprio macabra...macabrissima...
Per non parlare poi della musichetta di sottofondo...
E il sorriso...
Brrrr....i brividi...
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