sabato 4 gennaio 2014

CATERINA SIMONSEN E SIMONCINA CATERENS: UN PROBLEMA DI LOGICA

Qualche giorno fa, una ragazza di 25 anni di nome Caterina [affetta da 4 patologie rare immunodeficienza primaria, deficit di proteina C e proteina S, deficit di alfa-1 antitripsina, neuropatia dei nervi frenici abbinate al prolattinoma, un tumore ipofisario, e a reflusso gastroesofageo, asma allergica e tiroidite autoimmune] ha pubblicato sul suo profilo facebook la foto seguente:


la risposta degli animalisti e delle loro tastiere non si è fatta attendere, ed è stata più violenta di una battuta di caccia:

CARA caterina, avevi voglia di pubblicità gratuita? L’hai ottenuta. avevi bisogno della compassione della gente? hai ottenuto anche quella. non pensi che sarebbe stato meglio curarti in silenzio senza uscirtene co’ sta’ cazzata ? io non ti insulto , ma…..STO CON GLI ANIMALI

Se crepavi anche a 9 anni non fregava nulla a nessuno, causare sofferenza ad esseri innocenti non lo trovo giusto
 Per me potevi pure morire a 9 anni, non si fanno esperimenti su nessun animale, razza di bestie schifose

 “Magari fosse morta a 9 anni, un essere vivente di m… in meno e più animali su questo pianeta

"Spero sinceramente che muoia. Se pensate che sia una cosa malvagia, quello che ha detto lei non e molto diverso nei confronti degli animali"

Ma quale meccanismo psico-sociologico è alla base di reazioni tanto aggressive in risposta ad una semplice costatazione di fatto?




IL PARAGONE - il parallelo delle pellicce

Immaginiamo che una ragazza di 25 anni,Simoncina Caterens, scampata da piccola ad un inverno gelido passato senza un tetto sulla testa, pubblichi sulla sua bacheca un messaggio di questo genere:


IO SIMONCINA C., HO 25 ANNI =) GRAZIE AL VERO ABBIGLIAMENTO, CHE INCLUDE ANCHE LE PELLICCE.SENZA LE PELLICCE SAREI MORTA DI FREDDO A 9 ANNI. MI AVETE REGALATO UN SEPPUR BREVE FUTURO: GRAZIE ALLA CACCIA, AI CACCIATORI ED ALL'INDUSTRIA DELL'ABBIGLIAMENTO.  #IOSTOCONIPELLICCIAI#IOSTOCONLEDONNEINPELLICCIA#ORADENUNCIATEANCHEME#IOESISTO#NOAGREENPEACE
Il messaggio qui sopra è sostanzialmente uguale a quello divulgato da Caterina, con la sola eccezione che ho sostituito i termini relativi alla ricerca con quelli relativi alle pellicce.
A questo punto, solo ad un cervello stupido ciò che ho scritto può sembrare legittimo, frutto di un semplice punto di vista. Ai più, ciò che ho scritto appare semplicemente sbagliato.
UNO SBAGLIO AGGRAVATO DALLA NONCURANZA PER IL DOLORE ANIMALE A FRONTE DI UN TORNACONTO PERSONALE.

Se rileggiamo i commenti in alto e facciamo finta che siano indirizzati alla fantomatica Simoncina, piuttosto che a Caterina, appariranno sotto un'ottica completamente diversa:
Violenti si, Cattivi pure, ma se osserviamo dentro di noi ci scoviamo uno spazio in cui troviamo loro una giustificazione, non nei modi per carità, ma una giustificazione di principio.

Per quale motivo il primo messaggio può essere addirittura condivisibile e motivo di discussione, mentre il secondo sembra essere invece inammissibile?
Non sono tutti e due messaggi che elogiano l'uccisione di animali innocenti per fini prettamente umani?
Perchè determinati commenti possono apparire "al limite dell'ammissibile" se indirizzati alla fantomatica Simoncina, mentre sono evidentemente violenti se scritti sulla pagina facebook di Caterina?

Per capire come mai, dobbiamo per un'attimo fare un passo indietro, ed analizzare le ragioni degli animalisti e mettere in relazione i loro comportamenti (la realtà) con gli ideali che promulgano.
Seguitemi...
UN PO' DI STORIA

ARISTOTELE 
è il primo ad argomentare teoricamente l'omogeneità delle parti e delle funzioni degli animali, uomo incluso. Nel trattato sulle Parti degli animali, egli descrive minuziosamente l'interno e l'esterno di tutte le specie animali, basandosi su dissezioni di animali e sull'osservazione esterna dell'uomo (la dissezione di cadaveri umani non era ancora praticata).Occorre esaminare le parti degli animali dal punto di vista delle funzioni che esse ricoprono in vista del fine stabilito dalla loro essenza o anima; questo studio sarà pertinente per l'uomo per ciò che riguarda le funzioni che egli condivide con gli altri animali (sensibilità e movimento), quindi relativamente alla parte "animale" della sua anima, ma non toccherà la facoltà razionale, propria unicamente agli umani. De Partibus animalium, 641 b

GALENO
nel II secolo, condusse a sua volta dissezioni e vivisezioni su numerose specie animali (scimmie, maiali, buoi, elefanti, topi, ed anche animali a sangue freddo). Nei Procedimenti anatomici sono descritte per esempio procedure di apertura di animali vivi per lo studio dell'apparato circolatorio e dei muscoli respiratori e fonatori.

ETA' MODERNA
Nel XVI secolo, Andrea Vesalio, padre dell'anatomia moderna, mette apertamente in discussione l'auctoritas di Galeno. Nel preparare una nuova edizione latina dei trattati di Galeno, comprende che questi non aveva mai osservato il corpo umano ma solo generalizzato all'uomo osservazioni tratte da dissezioni di animali. Basandosi invece sulle autopsie umane, Vesalio confuta diversi errori di Galeno, come il fegato a cinque lobi e la rete mirabile.
Dal Rinascimento in poi, la medicina fece un uso sempre più largo della sperimentazione animale in vivo per lo studio delle funzioni fisiologiche, campo in cui le autopsie umane non erano sufficienti. Vesalio osservò su maiali viventi il funzionamento dei nervi. Le ricerche sulla circolazione sanguigna furono condotte a lungo da numerosi studiosi su varie specie animali: Realdo Colombo praticò vivisezioni su cani per studiare la circolazione polmonare, mentre William Harvey giunse infine ad una comprensione esaustiva del meccanismo circolatorio attraverso dissezioni e vivisezioni di animali di diverse specie.

Altro importante campo di applicazione della sperimentazione animale in età moderna fu l'embriologia. Numerosi studi di embriologia comparata furono condotti per osservare lo sviluppo del feto, in particolar modo da Girolamo Fabrici d'Acquapendente, autore dei trattati De formato fœtu e De formatione ovi et pulli.

Gli animali hanno avuto un ruolo importante in numerosi e ben noti esperimenti. Negli anni 1880, Louis Pasteur dimostrò la teoria dei germi in medicina somministrando antrace ad alcune pecore, e circa dieci anni dopo Ivan Pavlov utilizzò i cani per descrivere la sua teoria del riflesso condizionato. L'insulina fu isolata per la prima volta nei cani nel 1922, rivoluzionando il trattamento del diabete. Nel novembre del 1957 la cagnetta Laika diventò il primo essere vivente a viaggiare nello spazio. Negli anni settanta, trattamenti antibiotici multi-farmaco per la cura della lebbra furono sviluppati grazie a test sugli armadilli. Nel 1996 la pecora Dolly è stato il primo essere vivente clonato da una cellula adulta.
Dal 1900, la quasi totalità dei premi Nobel per la medicina hanno condotto le loro ricerche con l'utilizzo di modelli animali, spesso essenziali alla scoperta. Tra questi (per citarne alcuni) gli italiani Camillo Golgi e Rita Levi Montalcini per le scoperte della struttura e dello sviluppo del sistema nervoso. Altri hanno rivoluzionato la conoscenza del sistema immunitario e delle infezioni, hanno permesso la messa a punto delle tecniche dei trapianti di organi e tessuti, la scoperta e lo studio della penicillina, la cura della febbre gialla, del tifo, della poliomielite. Nel 2007 il genetista americano Mario Capecchi, insieme ai colleghi Martin Evans e Oliver Smithies, ha ottenuto il Premio Nobel per la medicina per i suoi studi sulle cellule staminali embrionali. Le ricerche dei tre scienziati hanno portato a definire la tecnica del gene targeting. La tecnica è stata sviluppata attraverso le sperimentazioni sul knockout mouse, un topo geneticamente modificato nel quale alcuni geni sono resi inoperativi, venendo quindi isolati (knocked out) dall'organismo al quale appartengono.
IL CASO POLIOMELITE
Nei primi anni del '900, Flexner scoprì che le scimmie Rhesus potevano contrarre la polio attraverso il naso, e propose che anche nell’uomo il virus entrasse con quella modalità, si muovesse lungo il nervo olfattivo fino al cervello e alla fine alla spina dorsale, dove poteva causare lesioni e paralisi. Nonostante fin dal 1916 ci fosse una sostanziale evidenza clinica che l’ipotesi nasale fosse inappropriata per l’uomo, il paradigma di Flexner rimase in auge fino agli ultimi anni '30 del secolo scorso. Questo portò ad una incorretta descrizione della patogenesi virale e promosse interventi terapeutici impropri come lo spray profilattico Schultz-Pee, utilizzato senza alcun effetto durante l’epidemia del 1937 a Toronto.
La soluzione del problema si ebbe grazie agli studi clinici e alla sperimentazione animale che portarono alla creazione di un vaccino. In Italia si è passati dai 3500 casi annui negli anni '50 (con punte di 8000 casi nel 1958) ai zero casi
LA REALTA'
animalismo: ortodossia o eresia?
ortodossia (dal greco όρθος, "retto", "corretto" e δόξα, "opinione", "dottrina") è l'accettazione piena e coerente dei principi di una dottrina. Termine utilizzato soprattutto in contesti religiosi, viene contrapposto all'eresia
animalismo atteggiamento e comportamento a difesa degli animali e dei loro diritti rispetto ai comportamenti umani diretti e indiretti (caccia, sperimentazione animale, uccisione per ricavarne la pelliccia, impiego nei circhi, ecc.; ma anche il generale intervento sull'ambiente e sull'ecosistema che può provocare danni agli animali).
La sperimentazione animale è una pratica violenta ed inumana.
E su questo non ci piove. Ma come abbiamo visto nel capitolo precedente è da sempre stata utilizzata e sempre più spesso ottiene risultati incoraggianti.
Questo ha portato ad un suo sempre più crescente utilizzo in campo medico.
OGNI molecola (che venga essa sintetizzata o scoperta) ad uso medico subisce un iter sperimentale che posso riassumere in 4 fasi:

1- Ipotesi chimica e sviluppo di un programma relativo alla singola molecola, in base alla sua struttura vengono ipotizzati gli effetti positivi ed i possibili effetti avversi. 
se il risultato è valutato soddisfacente si passa a: 
2- sperimentazione della sostanza su singoli tessuti o su piccole popolazioni cellulari per verificarne la funzione in vivo. 
se risulta soddisfacente si passa a: 
3- sperimentazione su cavia animale dove va verificato l'insorgere di OGNI effetto inaspettato e va valutata la dose tossica, la dose letale e la dose efficace. 
Se il risultato è soddisfacente si passa al 
4- trial clinico con sperimentazione umana (ultima fase, in doppio cieco- cioè medico e paziente non sanno se stanno utilizzando il farmaco nuovo o quello di riferimento già sul mercato o, se questo non esiste, il placebo)

Quindi è facile dedurre che OGNI MEDICINALE CHE ABBIAMO IN CASA e di cui facciamo uso, dalla semplice aspirina alla Clofarabina per la cura della Leucemia linfoblastica acuta(malattia molto rara) è nato dalla ricerca scientifica effettuata su cavie animali.

"Ed io non prendo medicinali proprio per questo! Brutto ignorante!" 
tuonerà l'animalista ortodosso che si batte da tempo immemore contro la sperimentazione in vivo.
Allora sarà interessante per tale soggetto sapere che la sperimentazione animale esula dai campi prettamente medici e trova gran parte della sua applicazione nell'industria cosmetica, della pulizia della casa e della ristorazione.

Tra i marchi e i prodotti comunemente testati su animali troviamo ad esempio:

3M, BAYER, BIC, BRISTOL-MYERS SQUIBB, COLGATE PALMOLIVE, GILLETTEGLAXO SMITHKLINE, GUCCI NV, HENKEL, JOHNSON & JOHNSON, JOHNSON WAX, KIMBERLY - CLARK, MARS, MONSANTO, NESTLE', NOVARTIS, NUMICO, PHILP MORRIS, PROCTER &  GAMBLE, RECKITT BENCKISER, SHISEIDO, UNILEVER, WARNER LAMBERT, WELLA.
E ancora... Ace-Gentile, Aiax, Air Fresh, Anitra WC, Ariel, Autan, Ava-Perla, Calfort, Cif, Coccolino,Napisan, Nelsen, Scottex, Soflan, Sole, Sole di Marsiglia, Svelto, Swiffer, Sidol, Sil, Algida, Amora, Lipton - Ice Tea, Acqua brillante recoaro, Beltè, Beverly, Coca-cola, Chino', Energade, Fanta, Gingerino recoaro, Ice tea lipton, Isostad, Mirage, Nestea, Nestlè, One-o one, San pellegrino, San bitter, Schweppes, Sprite, Pampers, Pantene, Poffy, Polin, Pringles, Può, Tampax, Tempo, Tide, Topexan, Tuono, Infasil, Intervallo, Intima di Karinzia, Iodosan, Isabella Rossellini', Cibi pronti e leofilizzati: Knorr.

E questa, posso assicurarvi, è solo una lista parziale e basata sui dati che le stesse aziende hanno fornito, ci sono aziende che non forniscono dati e di cui non sospetteremmo neanche.
(E' agghiacciante comprendere che anche i Tampax, che qualsiasi donna occidentale usa, sono direttamente testati su animali al fine di ridurre al minimo il rischio di allergia ai componenti).
- per una lista più dettagliata visitate questa pagina: lista della morte -

Quindi ciò che possiamo dedurre è che OGNI COSA è testata su animali ed è praticamente impossibile asserire di non usare prodotti figli della sperimentazione.

Detto ciò è facile capire che l'ortodossia animalista è più simile ad un utopia che alla realtà, è una chimera, è un'illusione...in poche parole è pura fantasia!
Fantasia che attecchisce nelle menti fragili di persone confuse e completamente astratte dalla vita reale. Persone viziate fin dall'infanzia, persone superficiali che dicono di credere in qualcosa senza però approfondire e ricercare il senso di ciò in cui credono.

Ora, dopo questa digressione possiamo tornare ad analizzare il problema principale, che avevamo lasciato in sospeso: chi ha ragione tra Caterina Simonsen e gli animalisti?

IGNORANZA COME LIFESTYLE

Tenendo conto degli elementi riportati nei paragrafi precedenti, proviamo a tornare con la mente al caso di SIMONCINA CATERENS, la fantomatica ragazza creata dalla mia immaginazione che su internet elogia l'uso delle pellicce, che anni fa l'avevano salvata dal congelamento.
Calando quella situazione in uno scenario più aderente alla realtà ci troveremmo al paradosso in cui da una parte vediamo Simoncina, che elogia le pellicce animali, e dall'altra un'orda di famelici animalisti che le augurano di morire con atroci sofferenze, arrotolati dentro i loro guanti, scarpe, lacci e cappelli fatti con le più svariate parti del corpo di poveri animali: ciglia, labbra, peli, capelli e chi più ne ha più ne metta.

E pensare che questa è l'immagine che più si avvicina alla realtà dei fatti: 

infatti chiunque abbia criticato pubblicamente (o anche privatamente) Caterina Simonsen per il suo appoggio alla sperimentazione, IGNORA che la quasi totalità degli oggetti e delle sostanze con le quali viene a contatto quotidianamente sono frutto della sperimentazione su cavie animali. 
Se ignori molte cose sei notoriamente un IGNORANTE. Ma se ignori gli elementi stessi sui quali costruisci una dottrina, un credo, uno stile di vita...sei semplicemente UN COGLIONE!

Ma la domanda che un essere senziente dovrebbe farsi è: PERCHE' TUTTO CIO' CHE E' DESTINATO AD USO UMANO VIENE NECESSARIAMENTE TESTATO PRIMA SUGLI ANIMALI??

La risposta è semplice: LA MANCANZA DI UN'ALTERNATIVA VALIDA, SEMPLICE E FACILMENTE OTTENIBILE (NONCHE' SICURA)!

IL PROBLEMA DELL'ALTERNATIVA:

SPERIMENTAZIONE E ANIMALISMO
Cosa rende legittima la protesta di un gruppo di animalisti che, bloccando l'uscita da un negozio di pellicce, lancia vernice in direzione delle mantenute mangiasoldi che vi escono, aggredendole talvolta verbalmente?

Cosa rende legittima la protesta di un gruppo di persone che si raduna di fronte ad un circo per denunciarne gli orrori, apostrofando come nazisti e torturatori i lavoratori del circo?

LA PRESENZA DI UN'ALTERNATIVA!

Ecco perchè il testo che avevo scritto ad inizio articolo appare in ogni modo MORALMENTE E LOGICAMENTE SBAGLIATO:


IO SIMONCINA C., HO 25 ANNI =) GRAZIE AL VERO ABBIGLIAMENTO, CHE INCLUDE ANCHE LE PELLICCE.SENZA LE PELLICCE SAREI MORTA DI FREDDO A 9 ANNI. MI AVETE REGALATO UN SEPPUR BREVE FUTURO: GRAZIE ALLA CACCIA, AI CACCIATORI ED ALL'INDUSTRIA DELL'ABBIGLIAMENTO.#IOSTOCONIPELLICCIAI#IOSTOCONLEDONNEINPELLICCIA#ORADENUNCIATEANCHEME#IOESISTO#NOAGREENPEACE

IN PRESENZA DI UN ALTERNATIVA VALIDA, OGNI TUA SCELTA CHE NON TENGA CONTO DELLA SOFFERENZA ALTRUI MA SOLO DEL TUO TORNACONTO PERSONALE E' UNA SCELTA DI MERDA! E questo vale per qualsiasi cosa!

Ma in mancanza di un'alternativa, la questione si ribalta completamente: le pellicce hanno un'alternativa, i circhi anche. La sperimentazione in vivo PURTROPPO ancora no.
Perché una tecnica sperimentale sia approvata dev’essere riproducibile, cioè dare gli stessi risultati in laboratori diversi, e predittiva, cioè capace di prevedere quale sarebbe l’effetto sull’essere umano, sull’animale o sull’ambiente.

Per capire di cosa sto parlando passerò in rassegna i metodi candidati dagli stessi animalisti per sostituire la sperimentazione animale:

1 - La Farmacogenomica è una branca della biologia che si è sviluppata dalla farmacogenetica e dal Progetto Genoma Umano. Si può definire come la scienza che si interessa di come le conoscenze sul genoma umano e sui suoi prodotti (gli RNA e le Proteine) possano essere utilizzate nella scoperta e sviluppo di nuovi farmaci.
Problemi: Si basa sull'analisi dell'intero genoma di un individuo per identificare sia geni che possano essere utilizzati come target per nuove terapie, sia profili genetici individuali dai quali può dipendere la risposta ai principi attivi somministrati. Il genoma umano consiste di 3 miliardi di coppie di basi nucleotidiche per un totale di circa 25.000-27.000 geni. Si conosce come le basi si alternano nel DNA, ma rimane da capire la funzione della maggioranza dei geni, il modo con cui lavorano.La farmacogenomica deve affrontare inoltre gli stessi ostacoli di qualsiasi altro tipo di ricerca genetica; innanzitutto la privacy, dal momento che mai l’inizio di una cura medica ha richiesto la raccolta e il trattamento di una enorme quantità di dati personali. Un dilemma si porrebbe nel momento in cui una particolare sequenza di DNA, dovesse coincidere con una particolare predisposizione verso una certa malattia. Rendere di pubblico dominio tali informazioni potrebbe renderci oggetto di discriminazioni, per non parlare del fatto che in questo caso si tratterebbe di una malattia ereditaria e quindi anche i nostri familiari potrebbero essere portatori di questo rischio potenziale che può essere trasmesso ai figli.

2 - La proteomica consiste nell'identificazione sistematica di proteine e nella loro caratterizzazione rispetto a struttura, funzione, attività, quantità e interazioni molecolari.
Il proteoma è l'insieme di tutti i possibili prodotti proteici espressi in una cellula, incluse tutte le isoforme e le modificazioni post-traduzionali. Il proteoma è dinamico nel tempo, varia in risposta a fattori esterni e differisce sostanzialmente tra i diversi tipi cellulari di uno stesso organismo. 
Problemi: c'è una bella differenza tra cellula ed organismo complesso.

3 - Bioinformatica. I software chiamati Qsar (relazioni quantitative struttura-attività) sono in grado di predire gli effetti di una sostanza  semplicemente dalla sua struttura chimica, confrontandola con composti strutturalmente simili di cui sono già noti gli effettiAttualmente ci sono più di 250 software in fase di valutazione, di cui 70 gratuiti, e sono in corso progetti, come Orchestra, per diffondere questi metodi. 
Problemi: La statunitense National Academy of Sciences a sua volta spiega che anche i computer più sofisticati non possono riprodurre le interazioni che sussistono tra le cellule, organi, molecole, ecc..., rendendo quindi necessario l'uso degli animali in molti campi di ricerca.

4 - Metodi in vitro, cioè colture di cellule o tessuti su cui testare i farmaci.
 Problemi: c'è una bella differenza tra un tessuto ed un organismo complesso.

5 - Sperimentazione su carcerati, condannati a morte o volontari. Si, c'è chi propone anche quest'ultima alternativa; cioè dice di non volere la sperimentazione animale per amore della natura ma manderebbe alla tortura (perchè così da loro viene definita la sperimentazione animale, e non hanno tutti i torti, anzi) innumerevoli vite umane. 
Problemi: Nel mondo si stima che il numero di vertebrati usati per esperimenti sia compreso tra 10 e gli oltre 100 milioni all'anno. In questo numero non sono inclusi gli invertebrati; il numero di ratti e topi, usati negli Stati Uniti nel 2001, è stimato in 80 milioni di unità. Queste unità animali andrebbero tradotte in "unità umane". Chi riuscirebbe a vivere con un peso del genere? Gli animalisti forse?


CONCLUSIONE

In conclusione, gli stessi animalisti che attaccano il metodo scientifico della sperimentazione animale, che non piace a nessuno, dovrebbero proporre un'alternativa valida, come fanno gli antagonisti dei circhi, delle pellicce e persino i vegani.

Finchè, alla ricerca di un'alternativa valida, essi antepongono valutazioni prettamente personali e prive di qualsivoglia fondamento logico o scientifico, per me non sono tanto diversi da quelle mantenute che per vezzo vanno in giro sfoggiando la loro peliccia nuova.
Ergo: sono solo dei COGLIONI !

Prometeo

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