domenica 27 aprile 2014

GLI STUPIDI: GLI ITALIANI E LA SUBLIME ARTE DEL PERDERSI OGNI MOMENTO IMPORTANTE!

Per capire meglio questo articolo dai un'occhiata prima a quest'altro:
L'INGANNO PIU' GRANDE - prima parte

Essendo nato in Italia da genitori stranieri, ho spesso notato una peculiarità comune a molti cittadini della penisola.
Questa loro particolarità è strettamente collegata all'incapacità (molto comune tra gli italiani) di mantenere l'attenzione a lungo, in direzione di un obiettivo di medio-alta complessità.

PERDITA SISTEMATICA DEI MOMENTI CHIAVE

Quante volte vi è capitato di guardare un film che tratta qualche argomento complicato con una ragazza italiana e arrivati al momento clou, dopo mezz'ora di strazianti monologhi dei personaggi, rendervi conto che lei sta limandosi le unghie, scrivendo al cellulare o semplicemente fissando il muro?

Oppure vi è mai capitato di trovarvi a casa di amici che hanno figli e rendervi conto che il "povero pupo" è stato incollato alla tv per tutta la durata del cartone animato, ma nel momento chiave di tutta la storia è girato di schiena a giocare alle macchinine, alle bamboline o a cercare di capire di cosa stiate parlando voi adulti?

O ancora, state mostrando un video interessante ad un amico (un video che parla magari di politica, di signoraggio, di storia,etc...) e dopo 10 minuti di argomentazioni e dati, nel momento in cui il cronista o il relatore esprime la propria tesi conclusiva, il vostro amico sta fissando il vuoto,guardando le immagini di tette e culi che passano in modalita muta al televisore, o peggio ancora sta guardando lo schermo con l'espressione di una persona che ha appena fatto a botte contro un pullman:

Io: Cioè...sconcertante!! Hai capito quello che ha detto?
Lui: si,si....si...si....ehmm..si...si...
Io: sicuro? Ha detto una cosa che stravolge il modo di pensare di qualsiasi persona!
Lui: si, si, certo.....si,si..
Io: ah si?E che cosa ha detto?
Lui: .....
Io: oooohh...ci sei??
Lui: che la Bibbia è stata tradotta male...
Io: e poi...?
Lui: ...ehhhh...che la GLORIA DI DIO in ebraico si dice Kevod e che vuol dire "oggetto, pesante di fattura metallica che emette rumore quando si muove"....
Io: e quindi? Cioè, non ti dice nulla, non ti fa effetto?
Lui: ...bah...FORSE..in realtà non ho capito...
Io: no. Non è che non hai capito, è che non hai proprio ascoltato!
Lui: non è vero...ho ascoltato ma...
Io: stai zitto, sei un'idiota!




Pm=  (Dh x Pa) : Is

Come scrivevo ad inizio articolo, l'arte di perdersi ogni momento importante è direttamente proporzionale alla capacità di mantenere la propria attenzione su di un singolo obiettivo.
Possiamo quindi ipotizzare una semplice equazione: 

Pm= [(D x H) x (Ef x Ego)] : (C x Da)

dove:

fattore 6Pm: indica la capacità di Perdersi ogni momento importante
D: la disattenzione
H: l'iperattività (hyperattivity)
Ef: l'Educazione familiare tipica italiana (menefreghismo, disinteresse per il 
      prossimo,il "fotti gli altri prima che loro fottano te", etc...)
Ego: l'Egocentrismo; quella capacità peculiare che ti spinge a credere che le cose che 
         riguardano noi siano infinitamente più importanti di quelle che riguardano gli altri
C: il livello Culturale dell'individuo in questione
Da: la specifica Dinamicità semplicità dell'Argomento trattato

Quindi ne viene che tale Pm è un prodotto di disattenzione e iperattività, moltiplicati per educazione ed ego, il tutto diviso per la cultura dell'individuo moltiplicata per la dinamicità e semplicità dell'argomento trattato.

Semplifichiamo:
(DxH) li chiameremo Dh
(EfxEgo) li riassumeremo in Pa, ossia Personalità acquisità (naturalmente dall'educazione familiare e scolastica)
(CxDa) andranno a formare il fattore Is, ossia Interesse specifico, riguardante l'argomento in questione in quel dato momento

quindi:
Pm= (Dh x Pa) : Is

La capacità di perdersi ogni momento importante è quindi un prodotto di disattenzione,iperattività e personalità, divise per l'interesse che il singolo manifesta verso l'argomento trattato in quel determinato delta di tempo.



IL VALORE DI m E L'APICE DELLA MONTAGNA

Tornando all'espressione del fattore Pm, voglio aggiungere un fatto che per molte persone intelligenti è considerato ovvio: la definizione di "m". 
Definendo m come ogni momento importante,questo è il frutto di un escalation di premesse, argomentazioni o avvenimenti che permettono di comprendere il fatto stesso grazie ad una chiave di lettura più completa.
Ossia, ciò che io definisco come momento importante è,ad esempio, la fine di una discussione, il momento chiave del film, il nocciolo di una questione, l'epilogo di un libro...e via via discendendo fino ad episodi comuni della vita quotidiana...

Possiamo quindi definire quella m come l'apice della montagna che si decide di scalare in quel dato momento e come Pm la capacità che hanno moltissime persone (stupide a mio avviso) di impegnarsi nello scalare la montagna per ore e poi lasciar perdere tutto perchè si è deciso improvvisamente di voler andare al mare.

Da qui segue uno dei concetti più ostici in assoluto: IL VALORE DI m.

Al contrario di quello che vi dicono la maggioranza degli italiani, essenzialmente fancazzisti viziati ed egocentrici, m (ossia l'importanza) ha un valore che non è assolutamente soggettivo ed arbitrario.

Io: io mi interesso di medicina, di scienza, di...
Lui: nonono, a me nun m'enteressa! A me me piace solo er carcio.
Io: non è la stessa cosa...
Lui: certo, è na questione de gusti: a te te piaciono a scienza e a medicina e a me me piace er carcio.Che vuoi?? Mica semo tutti uguali..oh?!
Io: Hai ragione. Infatti, io sono un'essere umano, tu sei una scimmia che grida di fronte a 22 miliardari che inseguono un pallone e cercano di mandarlo con i piedi dentro una rete.
Lui: ...
Io: ...
Lui: ...Forza Romaaaaaa!

L'importanza di m quindi è data da un fattore che abbiamo già visto prima, il fattore C(livello culturale dell'individuo in questione) più altri 3 fattori che cercherò di riassumere nella seguente immagine disegnata ad arte da me con l'efficientissimo paint!!!




La prima e la seconda persona hanno il medesimo livello culturale e una capacità di apprendimento diversa, quindi possono parlare dello stesso argomento, ma ad un livello di completezza diversi.
La terza persona (l'italiano medio), invece ha l'angolo C, che determina il livello culturale individuale, molto poco ampio e tratta argomenti (il calcio ad esempio) che hanno un'intrinsecamente basso livello culturale( e ); ma il b (capacità di apprendimento) della terza persona è maggiore o uguale al b del secondo, ed addirittura la f (capacità di approfondimento) è maggiore o uguale al primo.
Ecco perchè viviamo in un paese pieno di idioti che non ricordano come si calcola l'ipotenusa del triangolo rettangolo, ma ricordano perfettamente la formazione della roma nella finale del 1864, compreso chi segnò e chi si infortunò!
E la cosa snervante è che questi idioti pensano che la loro "intelligenza" valga tanto quanto la tua!

EVOLUZIONE DARWINIANA

Devo dire che reputo le persone che si perdono sistematicamente ogni momento importante, semplicemente delle persone stupide.
Non mi fanno pena, ne tantomeno tenerezza.
Sono semplicemente degli stupidi, e la loro incapacità di focalizzare l'attenzione fino al raggiungimento di uno scopo è lo stendardo dal quale sventola la loro bandiera fatta di stupidità.
Deve essere già straziante il non capire una mazza di niente in nessun campo, ma il non capire una mazza di niente semplicemente perchè si è abituato il proprio cervello ad un'attenzione limitata a qualche minuto (se non addirittura qualche secondo) è semplicemente un suicidio programmato: si, perchè è solo questione di tempo a quel punto, prima o poi la loro stupidità si rivelerà in tutta la sua forza uccidendo la loro vita sociale, lavorativa o a volte anche quella fisica.
Prima o poi qualcuna delle miriadi di nozioni e argomenti tralasciati durante la loro vita, busserà alle porte del destino pretendendo di essere applicata, magari per tirarli fuori da qualche situazione spiacevole...ed è proprio quello il momento in cui la persona stupida penserà:
"ce l'ho sulla punta della lingua....oddio, come si faceva/diceva sta cosa qui...come cavolo si faceva...oddio...come cav...SBOOOM!!!"

Se non credete cercate su google DARWIN AWARDS .



ITALIANI CREDULONI: CONCETTI DI FOCUS, MISDIRECTION E CECITÀ DA DISATTENZIONE
In ultima analisi definiamo come focus il centro di un argomento, l'elemento di un insieme che riveste una funzione di rilievo.
Più il fattore Pm di una determinata persona è alto, più essa tenderà a perdere il focus, il nocciolo della questione che si sta affrontando.

I prestigiatori lo hanno sempre saputo:



Gigi il Mago: scegli una carta tra queste sei!
Io: tre di cuori
Gigi il Mago: ok! Ora scegli una carta e non dirla ad alta voce...grazie.
Io: ...
Gigi il Mago: fatto?
Io: si.
Gigi il Mago: devi dire "fatto"!
Io: mi hai detto di non parlare...
Gigi il Mago: ti ho detto di non dire la cart...lascia perdere...Ora rimetterò la carta tra le altre 6..
Io: sono 5, erano sei prima, meno la mia carta sono 5..
Gigi il Mago: ommioddioooo!! Rimetterò la carta tra le altre 5..
Io: bravo!
Gigi il Mago: rimetterò la carta tra le altre 5 , le mischierò e poi le mostrerò tutte scoperte...se                         il gioco avrà funzionato, mancherà solo la tua carta!! Ok?
Io: fatto!
Gigi il Mago: non devi dire fatto, basta che dici ok.
Io: ok
Gigi il mago: ecco qui!!! C'è o non c'è la carta che avevi scelto?
Io: no, ma non ci sono neanche le altre...
Gigi il mago: vaffanculo!sei uno stronzo!
Io: ha funzionato?
Gigi il Mago: no.
Io: ......fatto.....

Questo modo di agire da parte del mio amico Gigi il mago si chiama MISDIRECTION ed è la capacità che ha un illusionista di farti focalizzare l'attenzione su un solo oggetto mentre lui ne fa di cotte e di crude alle tue spalle...approfittando di un meccanismo naturale del cervello chiamato CECITÀ DA DISATTENZIONE... che birbone!

Ma purtroppo quando una persona ha un fattore Pm alto non è una pessima cavia per i giochi di illusionismo, come si può pensare di primo acchitto.
La persona che non focalizza nulla, che non coglie mai il punto è simile al tizio a cui dici di scegliere una carta ma non lo fa: le carte nella sua mente vengono idealizzate come le parole scritte in nero nell'immagine in alto, ossia fuori fuoco.
Una persona del genere è la vittima perfetta per certi giochi di carte, in quanto potrai ogni volta tirare fuori 6 carte diverse dal mazzo senza che essa se ne accorga...o spillargli fino all'ultimo centesimo nel gioco delle tre carte...o fargli credere che ha il malocchio e che deve quindi comprare un sale dal maestro DO NASCIMENTO da far sciogliere in acqua...o convincerlo che dio padre onnipotente parli attraverso quest'uomo:

o che il vestirsi da ciarlatani, parlare da ciarlatani e dire cose da ciarlatani siano simbolo di elevazione spirituale, come in quest'altro caso:

o che questa in Iraq sia una missione di pace:

o che questa si trovi in tv perchè sia una brava presentatrice:

o che quest'uomo qui rappresenti non solo i giovani, ma il futuro del nostro paese:


INSOMMA AD UNA PERSONA CON UN ALTO FATTORE Pm PUOI FARGLI CREDERE TUTTO, MA PROPRIO TUTTO CIO' A CUI CREDE UN ITALIANO MEDIO!!

E tu, che Pm hai?

Prometeo

martedì 15 aprile 2014

MERDA?! NO, GRAZIE !

So che può sembrare incredibile, ma io non mangio la merda, e non perché sia allergico, schizzinoso o per chissà quale principio etico, ma perché non mi piace. Anzi, mi fa proprio schifo. Non è come le altre cose che non mi piacciono, come il sughero, la crema solare o le tapparelle, che se mi sforzo posso anche riuscire a mangiarle. La merda è diversa, basta che ne metta in bocca un pezzettino e subito mi viene da vomitare. Naturalmente l’ho assaggiata, dopotutto sono solo protoni, neutroni e elettroni come tutto il resto, ma non c’è niente da fare: mi fa schifo. Questo di per sé non sarebbe un problema, se non fosse che dove vivo io tutti mangiano la merda. Tutti la considerano una prelibatezza da raffinati gourmet, ma anche un ingrediente fondamentale per dare sapore a ogni piatto, o uno sfizioso spuntino da gustare in ogni momento della giornata, succhiandosi adeguatamente le dita. In pratica sono sempre circondato da gente che mangia la merda. Ma nemmeno questo è il vero problema. Per me ognuno può mangiare quello che vuole, tanto ormai sono abituato a sentire l’odore della merda calda che si scioglie sui maccheroni o a vedere la gente coi frammenti di merda nei baffi. So perfettamente che il sapore di una cosa è solo un fatto culturale e che, in linea di principio, tutto è commestibile: ci sono posti dove la gente mangia le cavallette, le zampe dei ragni, le ali dei pipistrelli, le larve di mosca, le budella di vacca, eccetera, che cosa c’è di strano se qui la gente mangia la merda? Ognuno chiama “buono” quello che è abituato a mangiare e chiama “schifoso” quello che non ha mai pensato si possa mangiare. Quindi la merda va benissimo. L’unico vero problema di vivere in un posto dove tutti mangiano la merda non è che loro mangiano la merda, ma che vogliono che la mangi anch’io. E lo vogliono molto insistentemente. Le persone hanno questo difetto: quando si accorgono che non ti piace una loro presunta leccornia, cercano in tutti i modi di fartela mangiare. Prima ti spiegano che è un alimento sano e nutriente indispensabile per una dieta equilibrata, poi te la sventolano sotto il naso, poi ti accusano di essere schizzinoso, strambo, matto, finché un giorno te la schiaffano direttamente nel piatto, poca poca e di nascosto, pensando che tanto non te ne accorgerai visto che, dio mio, non è possibile che non ti piaccia una cosa così buona come la merda.


- Abbiamo il risotto alle quattro merde, gli gnocchetti zafferano e merda, il vitello in crosta di merda e del polistirolo.

- Nel polistirolo c’è la merda?

- Solo un po’.

- Vorrei un po’ di polistirolo senza merda.

- Ma, signore, è merda di capra freschissima.

- Preferirei senza, è possibile?

- Neanche una o due palline per insaporire?

- No, grazie.

- Per caso è allergico alla merda?

- No.

- Perfetto, allora un piatto di polistirolo “senza” merda per il signore.


Se vivi nella patria della merda non puoi permetterti di non mangiare la merda, almeno un pochino di tanto in tanto, giusto per far vedere che non ti credi migliore degli altri. Purtroppo tutti si identificano sempre con quello che piace a tutti, e se nella patria della merda disprezzi il loro cibo di merda, allora vuol dire che disprezzi anche le loro abitudini di merda, la loro musica di merda, i loro ideali di merda e, fondamentalmente, la loro vita di merda. Ma io non disprezzo la merda, solo vorrei non mangiarla.

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