giovedì 19 novembre 2009

CURIOSITA' - " A proposito di social network.."




A proposito dell'influenza sulle sfere comportamentali degli individui provocata dagli attuali social networks di nuova generazione, riporto alcuni interessanti pubblicati da "la Repubblica":


Arretra la lettura dei quotidiani. La lettura dei quotidiani a pagamento almeno una volta alla settimana passa dal 67% al 54,8%, invertendo una tendenza leggermente positiva che si era registrata negli anni immediatamente precedenti al 2007. Se poi si guarda agli utenti abituali, ovvero quelli che il giornale lo prendono in mano almeno tre volte in sette giorni, si passa dal 51,1% del 2007 al 34,5% del 2009. Una flessione non è compensata neanche dalla free press che rimane stabile (passa dal 34,7% dell'utenza al 35,7%) anche se l'incremento registrato tra i lettori più istruiti fa pensare che ci sia stata una migrazione da quelli a pagamento a quelli gratuiti. Per quanto riguarda i periodici lo scenario non migliora: nel 2009 li legge il 26,1% degli italiani (-14,2%) e quella dei mensili il 18,6% (-8,1%). 

'Resistono' i libri, stabile l'uso dei cellulari. Leggera discesa anche nella lettura dei libri (dal 59,4% del 2007 al 56,5% del 2009), mentre rimane quasi stabile l'uso dei telefonini (dall'86,4% all'85% con una leggero calo quindi) ma con un uso molto più parsimonioso scegliendo magari di mandare sms piuttosto che di connettersi ad internet. 

Internet verso la saturazione. Anche per la rete la crescita è minima: dal 45,3% del 2007 si è passati al 47% del 2009. Nel momento in cui la rete è diventata familiare all'80% dei giovani e al 70% dei soggetti più istruiti si va verso una dimensione di saturazione e il dato complessivo può aumentare solo con estrema lentezza. 

Avanza la tv a pagamento. Tra i più istruiti 65 su 100 hanno un abbonamento alla tv a pagamento, dato che scende tra i meno istruiti (56%) e i più anziani (il 56,7% non ha abbonamenti di nessun tipo). A convincere a guardare questo tipo di tv è la libertà di scelta (43,6%). 

Facebook: a cosa si rinuncia, come si usa. Poiché la giornata è di 24 ore, l'assidua frequentazione dei social network, ragionano gli autori del rapporto Censis, toglie tempo a qualcos'altro. La lettura è la prima tre le attività che si sacrificano a vantaggio di Facebook (la domanda è stata rivolta agli utilizzatori del più popolare tra i social netword): lo afferma il 42,4% degli iscritti. Segue la consultazione di altri siti Internet (40%), andare al cinema (11%) o guardare film in dvd (9,1%), la rinuncia allo shopping (5,3%) e l'ascolto della radio (5,6%). 

Ma il 14,4% di utenti sacrifica anche le telefonate agli amici e l'11,5% degli utenti di Facebook esce meno per incontrare gli amici pur di restare connesso. Non va trascurato, scrive il Censis, il 21,7% di utenti che dichiara di sacrificare lo studio o il lavoro per connettersi (21,7%). 

Perché iscriversi a Facebook? tra le ragioni principali, secondo l'indagine, non figurano né il desiderio di mettersi in mostra, né la speranza di intrecciare una relazione intima, che hanno spinto appena l'1,8% degli intervistati all'iscrizione, in particolare i maschi (2,6%). Ci si iscrive per mantenere i contatti con gli amici (70,5%%), rincontrare quelli vecchi (57,8%), per svago (34,8%) e per cercare nuove amicizie (19,4%). 

Tra le attività preferite: guardare cosa c'è nelle bacheche degli amici (41,2%), inviare messaggi personali (40,5%). Il 54,6% degli utenti fa parte di gruppi di interesse o ha sottoscritto citazioni apparse su facebook, e il 10% ha effettivamente partecipato a eventi sociali, manifestazioni politiche, spettacoli di cui è venuto a conoscenza tramite il social network. Poco più di un utente su quattro constata che da quando si è iscritto a facebook tende a dedicare meno tempo ad altre attività (il 26,8%) e tale sensazione è maggiormente percepita dalle donne (il 32,2%) e dalle persone meno istruite (il 31,2%). 



Brisia


POLITICA E SOCIETA' - DECIDONO DI OCCUPARE LA SCUOLA SU FACEBOOK E I PROFESSORI SI BARRICANO DENTRO(critica spietata alle nuove generazioni)


La rivincita degli imbecilli la chiamerei.
In questo paese oramai succede di tutto.
Liceo Morgagni di Roma.
Un manipolo di ragazzini idioti decerebrati e privi di materia grigia decide di occupare il proprio liceo, e si mette d'accordo indovinate dove??Sullo spazza-network più conosciuto e frequentato AL MONDO(si badi bene, ho scritto AL MONDO).
Il giorno dopo i giovani si presentano di fronte i cancelli della scuola tutti intenti ad iniziare l'occupazione, ma vi trovano una brutta sorpresa: i professori e il preside li hanno già anticipati, e si sono barricati dentro la scuola.
Come facevano a saperlo?I dipendenti scolastici avevano semplicemente chiesto di essere "aggiunti" al gruppo "Occupiamo il liceo Morgagni" e così hanno appreso passo dopo passo tutte le intenzioni degli studenti.

Me li immagino i professori e il preside che se la ridono alla faccia di quegli idioti.
Ma purtroppo anche questa vicenda dai tratti ironici ha la sua faccia triste: questi ragazzini dovrebbero(assieme alla mia generazione) rappresentare il futuro di questo paese e di questa Terra.
Non venitemi a parlare di sbagli o sviste,questi sono degli idioti con l'etichetta e il cartellino. La loro generazione,e lo grido da molto tempo, è una generazione che ha perso in partenza tutte le proprie battaglie sociali.
Sono una maggioranza di lobotomizzati senza valori e principi.Certamente non tutti sono così, ma vi assicuro che crescere e rapportarsi con decerebrati tutti i giorni, specie nell'età in cui dovrebbe forgiarsi lo spirito, rende veramente difficile discostarsi dalla massa.Non impossibile,ma difficile.
E in ogni modo alcuni paradigmi mentali te li porti dietro.

Ma bisogna ammettere che non è (solamente)colpa loro.
Come ripeto sempre, credo che la mia generazione sia stata l'ultima ad avere un barlume di scelta.
Questi liceali di oggi sono nati in un mondo che li ha bombardati di pubblicità, suoni assordanti, denaro, luci accecanti, valori svalutati e principi antisociali.
Noi abbiamo potuto guardare in faccia il cambiamento della società e quindi chi della mia generazione ha voluto è potuto rimanere ben saldo al proprio salvaggente senza affondare(o almeno provarci).
Loro sono nati direttamente sott'acqua.
Vivono tutto in maniera degenerata ed amplificata, fino ad arrivare ad una denaturalizzazione totale delle cose e del loro significato.
La loro generazione è riuscita a ribaltare completamente il significato delle parole successo e divertimento e hanno tolto il senso alle parole lotta e partecipazione.
Il problema è che il vero significato di queste non lo hanno mai saputo,forse perchè il mondo in cui vivono ha fatto di tutto per non farglielo sapere, ma anche perchè loro non hanno mai nuotato fino in superficie,come la sirenetta di Hans Cristian Andersen.

Secondo loro il massimo della lotta è criticare il sistema senza saperne nulla, è incrociare le braccia in attesa che qualcun'altro combatta per loro, mentre il massimo della partecipazione sociale è rappresentato da internet,i social-merdwork, e particolarmente dai gruppi su facebook.
Fanno un gruppo per ogni princìpio: princìpi politici,princìpi economici, un gruppo addirittura per la fame nel mondo e un altro per la pace, come se iscriversi ad un gruppo su facebopok serva a mobilitare le coscienze...Ehi!Vi do una brutta notizia, il risultato è quello contrario, serve ad immobilizzarle, perchè ognuno con un clic pensa di aver dato il proprio contributo ed aver GIA' fatto qualcosa.

Ecco, questo è lo specchio della nuova (de)generazione, una generazione IMMOBILE ma che pensa di aver già fatto tanto.
Una generazione che oggi si sveglia per andar ad occupare la scuola e la trova occupata da professori e dirigenti scolastici e domani troverà occupate la politica,l'amministrazione e l'economia, perchè avrà finito per consegnarle nelle mani di coloro dalle quali volevamo difenderle.

Big S!

Ps: si accettano commenti

venerdì 13 novembre 2009

SCIENZA - LE PANDEMIE INVENTATE E IL DISEASE MONGERING(Marcello Pamio)



Le Pandemie inventate come strategia di “Disease Mongering”?
Nuovi vaccini pandemici per "nuovi malati". Ecco la medicalizzazione della società
Marcello Pamio – 2 ottobre 2009


Pandemrix (suina), Prepandrix (aviaria) e Focetria (suina): questi i nomi dei nuovi vaccini pandemici, approvati in Europa.
La britannica GlaxoSmithKline e l’elvetica Novartis, ringraziano ovviamente l’Agenzia Europea del Farmaco, (E.M.E.A. “European Medicines Agency”) - lo strumento principe nelle mani delle lobbies farmaceutiche - per aver dato il via libera a questi nuovi “veleni”.
L’importante decisione è stata presa dal “Comitato per i prodotti medicinali a uso umano” (C.H.M.P. “Commitee for Medicinal Products for Human Use”).
Anche se la notizia è recentissima (25 settembre 2009)[1] e interessa la salute di centinaia di milioni di persone, nessun media ha dato un meritato risalto.
Attenzione perché, non stiamo parlando della ridicola influenza porcina e/o stagionale, o della nuova-vecchia conoscenza: l’aviaria (leggi l’articolo “
La Teoria dell’origine virale delle malattie”).
Il problema serio infatti non sono le pandemie inventate (Antrace, Sars, Aviaria, Suina, ecc.) dall’establishment medico-scientifico, ma i loro “rimedi”: i farmaci-vaccini-veleni.
Non a caso la nostra è un’epoca contrassegnata dal “Disease Mongering”, (“mercificazione della malattia”, "creazione della malattia"), cioè da quella criminale operazione di Marketing spietato, finalizzata alla creazione vera e propria di malattie (vedi ipercolesterolemia, osteoporosi, malattie epidemiche, pandemie, ecc.) e alla medicalizzazione di aspetti normalissimi della vita (gravidanza, parto, menopausa, vecchiaia, ecc.) con il duplice obiettivo di spacciare e vendere farmaci da una parte e avere il controllo delle persone dall’altro.
Una persona ammalata (anche se oggettivamente è sana) NON è una persona libera.
Una persona non libera è facilmente manipolabile…

Come avviene questa “Medicalizzazione della società”?
Il 25 giugno 2005 lo stesso B.J.M. “British Medical Journal” (il giornale della casta dei camici bianchi britannici) lancia l’allarme della «eccessiva medicalizzazione e della continua riduzione dei valori di normalità della pressione arteriosa e del colesterolo».
Cosa significa questo allarme?
Significa che le lobbies del farmaco con il connubio delle istituzioni sanitarie internazionali continuano ad abbassare i valori di “normalità” (pressione arteriosa, colesterolo, trigliceridi, glicemia, densità ossea, ecc.) da una parte, e aumentare gli “Screening di massa” dall’altra, rendendo “malate” milioni di persone, oggettivamente sane! Queste persone “sane”, con la compiacenza/ignoranza dei medici, saranno “curate” con droghe e/o veleni, intossicandole e facendole diventare malate per davvero.

Tecnicamente avviene in 3 passaggi:
1) "PIANO QUANTITATIVO": ABBASSANDO LE SOGLIE
Ecco qualche esempio:
Trigliceridi:
- Valore “normale” a giugno 2003: 200mg/dL (2,3 mmol/L)
- Nuovo valore “normale” (luglio 2003): 150 mg/dL (1,7 mmol/L)
Significa che a fine giugno 2003 coloro che avevano i trigliceridi da 150 mg/dL a 200 mg/dL erano sani, e dal primo luglio malati!

Colesterolo:
- Trattamento se LDL < 115 mg/dL (3 mmol/L) a giugno 2003
- Nuovo parametro se LDL < 100 mg/dL (2,6 mmol/L) a luglio 2003
Significa che a fine giugno 2003 coloro che avevano il colesterolo LDL da 100 mg/dL a 115 mg/dL erano sani, e dal primo luglio invece malati!
Stiamo parlando di decine di milioni di persone!!!

Diabete:
- Valore “normale” se Glucosio < 140 mg/dL (fino al 2000)
- Nuovo parametro se Glucosio <  126 mg/dL (dopo il 2000)
Significa che nell’anno 2000, coloro che avevano il livello di Glucosio da 126 mg/dL a 140 mg/dL erano sani, mentre da capodanno malati!

Lo stesso dicasi per i valori della pressione arteriosa.
2) “PIANO TEMPORALE”: DIAGNOSI PRECOCE
Con gli Screening di massa si invitano, mediante la paura e il terrorismo psicologico, persone oggettivamente sane a cercare qualche malattia che nessuno vorrebbe avere.
Un esempio per tutti: la mammografia che i medici all’unisono consigliano e spesso raccomandano di fare alle donne sopra una certa età, serve oppure no?
Ecco cosa dice la conclusione dello studio dell’ufficialissimo Cochrane Collaboration[2] e pubblicato nel “Cochrane Systematic Review” nel 2006.
Per ogni 2000 donne partecipanti allo screening, 1 avrà, dopo 10 anni, la vita prolungata (1 decesso per tumore al seno evitato rispetto a 2000 donne che non hanno fatto la mammografia).  10 saranno trattate per un tumore al seno in modo non necessario (overtreatment).
Quindi: “0,5 decessi evitati ogni 1000 donne che fanno la mammografia per 10 anni, rispetto a 1000 donne che non si sottopongono allo screening mammografico
Senza contare i devastanti effetti psicologici dei “falsi positivi” per coloro che eseguono la mammografia: l’esame rivela qualcosa (nodulo, tumore, cancro, ecc.) che in realtà NON c’è. Su 1000 donne ben 242 avranno appunto una “sospetta diagnosi di cancro al seno non confermate dopo ulteriori esami”. (Barrat et al, British Medical Journal 2005).
Quindi i “falsi positivi” si aggirano intorno al 24%. Quante di queste donne saranno operate inutilmente? Quante di queste donne, a causa dello "stress da diagnosi", potrà innescare meccanismi psico-fisici ("effetto nocebo") molto pericolosi, dando origine a patologie vere e proprie?

3) “PIANO QUALITATIVO”: NUOVE MALATTIE
In questo caso gli esempi sono così numerosi che per problemi di spazio non è possibile elencarli: osteoporosi, sindrome premestruale, colon irritabile, ecc.
In questa sede c’interessano solo le pandemie, per cui leggiamo cosa effettivamente contengono questi vaccini.

Cosa contiene il “nuovo” vaccino Pandemrix per la suina?
Documenti ufficiali dell’E.M.E.A. (scaricabili in formato Pdf, vedi note) riportano integralmente la lista dei componenti di questo farmaco.
A seguito della miscelazione, 1 dose (0,5 ml) contiene:
- Virus influenzale frazionato, inattivato, contenente l’antigene (propagato in uova) equivalente a A/California/7/2009 (H1N1) ceppo di tipo v (X-179A). 3,75 microgrammi.
- AS03 composto di Squalene  (10,69 milligrammi), adiuvante;
- DL-α-tocoferolo (11,86 milligrammi),
- Polisorbato 80 (4,86 milligrammi).
- Tiomersale (sale di mercurio!), eccipiente;

Quali sono gli effetti collaterali del Pandemrix?[3]
Come tutti i medicinali, Pandemrix può causare effetti indesiderati anche seri.
• Infiammazione transitoria cerebrale e dei nervi che comporta dolore, debolezza e paralisi.
• Restringimento od ostruzione dei vasi sanguigni con problemi renali
• Reazioni allergiche che portano ad una pericolosa diminuzione della pressione sanguigna, che, se non trattata, può portare al collasso, coma e morte
• Convulsioni
• Dolore intenso lancinante o pulsante lungo uno o più nervi
• Bassa conta piastrinica che può dar luogo a sanguinamenti o a formazione di lividi
• Reazioni cutanee generalizzate compresa orticaria.
• Dolore, rossore, gonfiore o formazione di un nodulo duro al sito di iniezione.
• Gonfiore delle ghiandole del collo, delle ascelle o dell’inguine
• Capogiri
• Diarrea, vomito, mal di stomaco, nausea

Cosa contiene il “nuovo” vaccino Prepandrix per l'aviaria?
Documenti ufficiali dell’E.M.E.A. (scaricabili in formato Pdf, vedi note[4]) riportano integralmente la lista dei componenti di questo farmaco.

A seguito della miscelazione, 1 dose (0,5 ml) contiene:
- Virus influenzale frazionato, inattivato, contenente l’antigene (propagato in uova) equivalente a A/Indonesia/05/2005 (H5N1) ceppo equivalente (PR8-IBCDC-RG2) 3.75 microgrammi
- AS03 composto di Squalene (10,69 milligrammi), adiuvante;
- DL-α-tocoferolo (11,86 milligrammi);
- Polisorbato 80 (4,86 milligrammi).
- Contiene 5 microgrammi di Tiomersale (eccipiente a base di Mercurio).
- Altri composti chimici

Quali sono gli effetti collaterali del Prepandrix?[5]
Come tutti i medicinali, Pandendrix può causare effetti indesiderati anche seri.
• Infiammazione transitoria cerebrale e dei nervi che comporta dolore, debolezza e paralisi.
• Restringimento od ostruzione dei vasi sanguigni con problemi renali
• Reazioni allergiche che portano ad una pericolosa diminuzione della pressione sanguigna, che, se non trattata, può portare al collasso, coma e morte.
• Convulsioni
• Dolore intenso lancinante o pulsante lungo uno o più nervi
• Bassa conta piastrinica che può dar luogo a sanguinamenti o a formazione di lividi
• Reazioni cutanee generalizzate compresa orticaria.
• Gonfiore delle ghiandole del collo, delle ascelle o dell’inguine
• Capogiri
• Diarrea, vomito, mal di stomaco, nausea

Cosa possono provocare gli additivi contenuti nai vaccini?
I “nuovi” vaccini pandemici, accettati e commercializzati dall’EMEA, contengono veleni, come:
- Tiomersale --> Questo conservante si idrolizza spontaneamente per via enzimatica a Etilmercurio, che ha un comportamento tossicologico simile a quello del Metilmercurio, per il quale sono noti da tempo e sono a disposizione numerosi dati sugli effetti neurotossici.[6]
- Squalene --> Il nostro Sistema Immunitario riconosce lo Squalene come una molecola d’olio appartenente al corpo (infatti si trova in tutto il sistema nervoso e nel cervello e si può consumarlo con l’olio d’oliva). Quando però viene iniettato e non digerito, la via d’ingresso è anormale, e incita il Sistema Immunitario ad attaccare tutto lo Squalene nel corpo, non solo quello contenuto nell'adiuvante. Il sistema immunitario, quindi, tenterà di distruggere la molecola ovunque la trovi, inclusi i luoghi dove è vitale per la salute del sistema nervoso[7]. I veterani della Guerra del Golfo che hanno contratto la sindrome che porta questo nome ricevettero vaccini all’antrace che contenevano Squalene[8]. L’MF59 (l'adiuvante allo Squalene della Novartis, ora usato nel vaccino contro la febbre suina) fu un ingrediente NON approvato nei vaccini sperimentali all’antrace e da allora è stato collegato alle malattie devastanti e autoimmuni di cui soffrono molti veterani del Golfo.[9]
Polisorbato 80 --> Questo ingrediente (inserito pure nel vaccino contro il cancro al collo dell’utero “Gardasil”) è noto per provocare seri effetti collaterali come: infertilità, convulsioni epilettiche, aborti spontanei e shock anafilattici anche mortali.
Avrete capito che il vero problema non sono le pandemie, create ad arte dall’establishment e propagandate da medici e media, ma i farmaci e vaccini stessi.
Tali veleni sono estremamente pericolosi per la salute umana perché aumentano la Tossiemia dell’organismo, già di per sé pieno di tossine, e scatenano reazioni allergiche molto forti che vanno ad indebolire il già indebolito sistema immunitario oltre a disperdere l’importantissima energia vitale.
Quindi questi veleni sistemici - per coloro che non lo avessero ancora compreso - servono per farci intossicare più rapidamente, predisponendoci alle malattie future.
Malattie che limitano la nostra capacità pensante (pensare fino in fondo), e che quindi impediscono di essere e divenire “uomini liberi”, responsabili della nostra Vita.
Il tutto per la gioia dei Controllori…




[1] EMEA, Press Release, London 25 settembre 2009 http://www.emea.europa.eu/pdfs/human/press/pr/60627409en.pdf
[2] La Cochrane Collaboration è una iniziativa internazionale no-profit nata con lo scopo di raccogliere, valutare criticamente e diffondere le informazioni relative alla efficacia degli interventi sanitari. Attualmente oltre 14.925 operatori sanitari, ricercatori e rappresentati di associazioni di pazienti sono impegnati in oltre 97 paesi del mondo in questa attività. http://www.cochrane.it/it/collaboration.html
[3] “Riassunto delle caratteristiche del prodotto, Par. 4 - “Possibili effetti collaterali”
http://www.emea.europa.eu/humandocs/PDFs/EPAR/pandemrix/emea-combined-h832it.pdf
[4] “Riassunto delle caratteristiche del prodotto Prepandrix” http://www.emea.europa.eu/humandocs/PDFs/EPAR/prepandrix/emea-combined-h822it.pdf
[5] “Riassunto delle caratteristiche del prodotto, Par. 4 - “Possibili effetti collaterali” http://www.emea.europa.eu/humandocs/PDFs/EPAR/pandemrix/emea-combined-h832it.pdf
[6] “Uso dei vaccini per l’infanzia che contengono Tiomersale” http://www.levaccinazioni.it/Professionisti/FilesUploaded/2001~4~18~12~18~9~1940/96.asp#struttura
[7] Vaccination Liberation, Adjuvant Index Page http://www.vaclib.org/basic/adjuvants.htm
[8] Autoimmune Technologies, News Release: SQUALENE FOUND IN ANTHRAX VACCINE, http://www.autoimmune.com/SqualeneInVaccine.html
[9] http://www.autoimmune.com/GWSGen.html


domenica 8 novembre 2009

POLITICA E SOCIETA' - QUESTO E' IL POTERE (Paolo Barnard)

Riporto un testo di Paolo Barnard,leggetelo con molta attenzione e visitate anche il suo sito


Eccovi i nomi e cognomi del Potere, chi sono, dove stanno, cosa fanno. Così li potrete riconoscere e saprete chi realmente oggi decide come viviamo. Così evitate di dedicare tutto il vostro tempo a contrastare le marionette del Potere, e mi riferisco a Berlusconi, Gelli, Napolitano, D’Alema, i ministri della Repubblica, la Casta e le mafie regionali. Così non avrete più quell’imbarazzo nelle discussioni, quando chi ascolta chiede “Sì, ma chi è il Sistema esattamente?”, e vi toccava di rispondere le vaghezze come “le multinazionali… l’Impero… i politici… ”. Qui ci sono i nomi e i cognomi, quindi, dopo avervi raccontato dove nacque il Potere (‘Ecco come morimmo’, paolobarnard.info), ora l’attualità del Potere. Tuttavia è necessaria una premessa assai breve.



Il Potere è stato eccezionalmente abile in molti aspetti, uno di questi è stato il suo mascheramento. Il Potere doveva rimanere nell’ombra, perché alla luce del sole avrebbe avuto noie infinite da parte dei cittadini più attenti delle moderne democrazie. E così il Potere ci ha rifilato una falsa immagine di se stesso nei panni dei politici, dei governi, e dei loro scherani, così che la nostra attenzione fosse tutta catalizzata su quelli, mentre il vero Potere agiva sostanzialmente indisturbato. Generazioni di cittadini sono infatti cresciuti nella più totale convinzione che il potere stesse nelle auto blu che uscivano dai ministeri, nei parlamenti nazionali, nelle loro ramificazioni regionali, e nei loro affari e malaffari. Purtroppo questa abitudine mentale è così radicata in milioni di persone che il solo dirvi il contrario è accolto da incredulità se non derisione. Ma è la verità, come andrò dimostrando di seguito. Letteralmente, ciò che tutti voi credete sia il potere non è altro che una serie di marionette cui il vero Potere lascia il cortiletto della politica con le relative tortine da spartire, a patto però che eseguano poi gli ordini ricevuti. Quegli ordini sono le vere decisioni importanti su come tutti noi dobbiamo vivere. E’ così da almeno 35 anni. In sostanza il punto è questo: combattere la serie C dei problemi democratici (tangentopoli, la partitocrazia, gli inciuci D’Alem-berlusconiani, i patti con le mafie, l’attacco ai giudici di questo o quel politico, le politiche locali dei pretoriani di questo o quel partito ecc.) è certamente cosa utile, non lo nego, ma non crediate che cambierà una sola virgola dei problemi capitali di tutti gli italiani, cioè dei vostri problemi di vita, perché la loro origine è decretata altrove e dal vero Potere. O si comprende questo operando un grande salto di consapevolezza, oppure siamo al muro. “Un colossale e onnicomprensivo ingranaggio invisibile manovra il sistema da lontano. Spesso cancella decisioni democratiche, prosciuga la sovranità degli Stati e si impone ai governi eletti”. Il Presidente brasiliano Lula al World Hunger Summit del 2004.

E’ nell’aria.

Come ho detto, sarò specifico, ma si deve comprendere sopra ogni altra cosa che oggi il Potere è prima di tutto un’idea economica. Oggi il vero Potere sta nell’aria, letteralmente dovete immaginare che esiste un essere metafisico, quell’idea appunto, che ha avvolto il mondo e che dice questo: ‘Pochi prescelti devono ricevere il potere dai molti. I molti devono stare ai margini e attendere fiduciosi che il bene gli coli addosso dall’alto dei prescelti. I governi si levino di torno e lascino che ciò accada’.
Alcuni di voi l’avranno riconosciuta, è ancora la vecchia teoria dei Trickle Down Economics di Ronald Reagan e di Margaret Thatcher, cioè il Neoliberismo, cioè la scuola di Chicago, ovvero il purismo del Libero Mercato. Questa idea economica comanda ogni atto del Potere, e di conseguenza la vostra vita, che significa che davvero sta sempre alla base delle azioni dei governi e dei legislatori, degli amministratori e dei datori di lavoro. Quindi essa comanda te, i luoghi in cui vivi, il tuo impiego, la tua salute, le tue finanze, proprio il tuo quotidiano ordinario, non cose astruse e lontane dal tuo vivere. La sua forza sta nel fatto di essere presente da 35 anni in ogni luogo del Potere esattamente come l’aria che esso respira nelle stanze dove esiste. La respirano, cercate di capire questo, gli uomini e le donne di potere, senza sosta, dal momento in cui mettono piede nell’università fino alla morte, poiché la ritrovano nei parlamenti, nei consigli di amministrazione, nelle banche, nelle amministrazioni, ai convegni dove costoro si conoscono e collaborano, ovunque, senza scampo. Ne sono conquistati, ipnotizzati, teleguidati. Il Potere ha creato attorno a quell’idea degli organi potentissimi, che ora vi descrivo, il cui compito è solo quello di metterla in pratica, null’altro. Essi sono quindi la parte fisica del Potere, ma che per comodità chiamiamo il vero Potere.

Primo organo: Il Club.

Il primo organo del Potere è il Club, cioè il raggruppamento in posti precisi ed esclusivi dei veri potenti. Chi sono? Sono finanzieri, industriali, ministri, avvocati, intellettuali, militari, politici scelti con cura. Fate attenzione: questo Club non sta mai nei luoghi che noi crediamo siano i luoghi del potere, cioè nei parlamenti, nelle presidenze, nelle magistrature, nei ministeri o nei business. Esso è formato da uomini e da donne provenienti da quei luoghi, ma che si riuniscono sempre all’esterno di essi ed in privato. Come dire: quando quegli uomini e quelle donne siedono nelle istituzioni democratiche sono solo esecutori di atti (leggi, investimenti, tagli…) che erano stati da loro stessi decisi nel Club. Esso assume nomi diversi a seconda del luogo in cui si riunisce. Ad esempio: prende il nome di Commissione Trilaterale se i suoi membri si riuniscono a Washington, a Tokio o a Parigi (ma talvolta in altre capitali UE). I fatti principali della Trilaterale: nasce nel 1973 come gruppo di potenti cittadini americani, europei e giapponesi; dopo soli due anni stila le regole per la distruzione globale delle sinistre e la morte delle democrazie partecipative, realmente avvenute; afferma la supremazia della guida delle elite sulle masse di cittadini che devono essere “apatici” e su altre nazioni;  ha 390 membri, fra cui i più noti sono (passato e presente) Henry Kissinger, Jimmy Carter, David Rockefeller, Zbigniev Brzezinski, Giovanni Agnelli, Arrigo Levi, Carlo Secchi, Edmond de Rothschild, George Bush padre, Dick Cheney, Bill Clinton, Alan Greenspan, Peter Sutherland, Alfonso Cortina, Takeshi Watanabe , Ferdinando Salleo; assieme ad accademici (Harvard, Korea University Seoul, Nova University at Lisbon, Bocconi, Princeton University…), governatori di banche (Goldman Sachs, Banque Industrielle et Mobilière Privée, Japan Development Bank, Mediocredito Centrale, Bank of Tokyo-Mitsubishi, Chase Manhattan Bank, Barclays…)  ambasciatori, petrolieri (Royal Dutch Shell, Exxon…), ministri, industriali (Solvay, Mitsubishi Corporation, The Coca Cola co. Texas Instruments, Hewlett-Packard, Caterpillar, Fiat, Dunlop…) fondazioni (Bill & Melinda Gates Foundation, The Brookings Institution, Carnegie Endowment…). Costoro deliberano ogni anno su temi come ‘il sistema monetario’, ‘il governo globale’, ‘dirigere il commercio internazionale’, ‘affrontare l’Iran’, ‘il petrolio’, ‘energia, sicurezza e clima’, ‘rafforzare le istituzioni globali’, ‘gestire il sistema internazionale in futuro’. Cioè tutto, e leggendo i rapporti che stilano si comprende come i loro indirizzi siano divenuti realtà nelle nostre politiche nazionali con una certezza sconcertante.

Quando il Club necessita di maggior riservatezza, si dà appuntamento in luoghi meno visibili dei palazzi delle grandi capitali, e in questo caso prende il nome di Gruppo Bilderberg, dal nome dell’hotel olandese che ne ospitò il primo meeting nel 1954. I fatti principali di questa organizzazione: si tratta in gran parte degli stessi personaggi di cui sopra più molti altri a rotazione, ma con una cruciale differenza poiché a questo Gruppo hanno accesso anche politici o monarchi attualmente in carica, mentre nella Commissione Trilaterale sono di regola ex. Parliamo in ogni caso sempre della stessa stirpe, al punto che fu una costola del Bilderberg a fondare nel 1973 la Commissione Trilaterale. Il Gruppo è però assai più ‘carbonaro’ della Trilaterale, e questo perché la sua originaria specializzazione erano gli affari militari e strategici. Infatti, in esso sono militati diversi segretari generali della NATO e non si prodiga facilmente nel lavoro di lobbistica come invece fa la Commissione. La peculiarità dirompente del Bilderberg è che al suo interno i potenti possono, come dire, levarsi le divise ed essere in libertà, cioè dichiarare ciò che veramente pensano o vorrebbero privi del tutto degli obblighi istituzionali e di ruolo. Precisamente in questo sta il pericolo di ciò che viene discusso nel Gruppo, poiché in esso i desideri più intimi del Potere non trovano neppure quello straccio di freno che l’istituzionalità impone. Da qui la tradizione di mantenere attorno al Bilderberg un alone di segretezza assoluto. I partecipanti sono i soliti noti, fra cui una schiera di italiani in posizioni chiave nell’economia nazionale, cultura e politica. Non li elenco perché non esistendo liste ufficiali si va incontro solo a una ridda di smentite (una lista si trova comunque su Wikipedia). Un fatto non smentibile invece, e assai rilevante,  è la cristallina dichiarazione del Viscount Etienne Davignon, che nel 2005 fu presidente del Bilderberg, rilasciata alla BBC: “Agli incontri annuali, abbiamo automaticamente attorno ai nostri tavoli gli internazionalisti… coloro che sostengono l’Organizzazione Mondiale del Commercio, la cooperazione transatlantica e l’integrazione europea.” Cioè: i primatisti del Libero Mercato con potere sovranazionale ( si veda sotto), e i padrini del Trattato di Lisbona, cioè il colpo di Stato europeo con potere sovranazionale che ci ha trasformati in cittadini che verranno governati da burocrati non eletti. Di nuovo, i soliti padroni della nostra vita, che significa decisioni inappellabili su lavoro, previdenza, servizi sociali, tassi dei mutui, costo della vita ecc., prese non a Palazzo Chigi o all’Eliseo, ma a Ginevra o a Brussell o nelle banche centrali, dopo essere state discusse al Bilderberg.

Per darvi un’idea concreta di come questi Club e gli altri organi del Potere siano in realtà un unico blocco che si scambia sempre gli stessi personaggi, vi sottopongo la figura di Peter Sutherland. Costui lo si è trovato a dirigere la British Petroleum, la super banca Goldman Sachs, l’università The London School of Economics (una delle fucine  mondiali di ministri dell’economia), ed è stato anche Rappresentante Speciale dell’ONU per l’immigrazione e lo sviluppo, Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (secondo organo del Potere), membro della Commissione Europea (il super-governo d’Europa), e ministro della Giustizia d’Irlanda. E, ovviamente, membro sia della Commissione Trilaterale che del Gruppo Bilderberg.

Secondo organo: Il colosso di Ginevra.

Si chiama Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), nacque nel 1994 ed è più potente di qualsiasi nazione o parlamento. Riunisce 153 Paesi in un’unica sede a Ginevra, dove essi dettano le regole del commercio internazionale, e ciò dicendo capirete che stiamo parlando di praticamente tutta l’economia del mondo produttivo, che lì viene decisa. Cioè fette enormi dei nostri posti di lavoro, di ciò che compriamo, mangiamo, con cui ci curiamo ecc., cose della nostra vita quotidiana, non astratte e lontane. Le decidono loro, e come nel caso della nuova Europa del Trattato di Lisbona, anche al WTO le regole emanate, dette Accordi, sono sovranazionali, cioè più potenti delle leggi nazionali. E come nel caso del Trattato, diviene perciò cruciale che regole così forti siano decise in modo democratico. Nel Trattato non lo sono, e al WTO? Neppure. Infatti la sua organizzazione di voto è falsata dallo strapotere dei soliti Paesi ricchi nel seguente modo: i Paesi poveri o meno sviluppati non posseggono le risorse economiche e il personale qualificato in numeri sufficienti per poter seguire il colossale lavoro di stesura degli Accordi del WTO (27.000 pagine di complicatissima legalità internazionale, 2.000 incontri annui), per cui ne sono tagliati fuori. Chi sta al timone è il cosiddetto gruppo QUAD, formato da Usa, Giappone, Canada ed Europa. Ma l'Europa intera è rappresentata al tavolo delle trattative del WTO dalla Commissione Europea, che nessun cittadino elegge, e per essere ancora più precisi vi dico che in realtà chi decide per tutti noi europei è un numero ancora più ristretto di burocrati: il misterioso Comitato 133 della Commissione, formato da specialisti ancor meno legittimati. La politica italiana di norma firma gli Accordi senza neppure leggerli.

Se un Paese si oppone a una regola del WTO può essere processato da un tribunale al suo interno (Dispute Settlement Body), dotato di poteri enormi. Questo tribunale è formato da tre (sic) individui di estrazione economico-finanziaria, le cui sentenze finali sono inappellabili. Una sentenza del WTO può penalizzare o persino ribaltare le scelte democratiche di milioni di cittadini, anche nei Paesi ricchi. Per esempio, tutta l’Europa è stata condannata a risarcire gli USA con milioni di euro perché si è rifiutata di importare la carne americana agli ormoni. Neppure gli Stati Uniti hanno potere sulle decisioni del WTO. Il presidente Obama, sotto pressione dai cittadini a causa della catastrofe finanziaria dello scorso anno, aveva deciso di imporre nuove regole restrittive delle speculazioni selvagge delle banche (la causa della crisi). Ma gli è stato sbarrato il passo proprio da una regola del WTO, che si chiama Accordo sui Servizi Finanziari, e che sancisce l’esatto contrario, cioè proibisce alla Casa Bianca e al Congresso di regolamentare quelle mega banche. E sapete chi, anni fa, negoziò quell’accordo al WTO? Timothy Geithner, attuale ministro del Tesoro USA, che è uno dei membri del Gruppo Bilderberg. Fa riflettere.

Vi do ancora un’idea rapida del potere del WTO. Gli Accordi che ha partorito: 1) hanno il potere di esautorare le politiche sanitarie di qualunque Paese, incrinando il vecchio Principio di Precauzione che ci tutela dallo scambio di merci pericolose (WTO: Accordo Sanitario- Fitosanitario).
2) tolgono al cittadino la libertà di sapere in quali condizioni sono fatte le merci che acquista e con che criteri sono fatte, inoltre ostacolano l’uso delle etichette a tutela del consumatore (WTO: Accordo Sanitario-Fitosanitario & Accordo Barriere Tecniche al Commercio, con implicazioni sui diritti dei lavoratori e sulla tutela dell'ambiente).
3) impongono ai politici di concedere alle multinazionali estere le stesse condizioni richieste alle aziende nazionali nelle gare d’appalto, a prescindere dalla necessità di favorire l’occupazione nazionale; e minacciano le scelte degli amministratori locali nel caso volessero facilitare l'inserimento di gruppi di lavoratori svantaggiati, poiché tali politiche sono considerate discriminazioni al Libero Mercato (WTO: Accordo Governativo sugli Appalti  - Principio del Trattamento Nazionale ecc.).
4) accentrano nelle mani di poche multinazionali i brevetti della maggioranza dei principi attivi e delle piante che si usano per i farmaci o per l'agricoltura, poiché permettono la brevettabilità privata delle forme viventi e tutelano quei brevetti per 20 anni. Inoltre, il fatto che i brevetti siano protetti dal WTO per 20 anni sta alla base anche della mancanza di farmaci salva vita nei Paesi poveri. (WTO: Accordo TRIPS sulla Proprietà Intellettuale).
5) stanno promuovendo a tutto spiano la privatizzazione e l’apertura al Libero Mercato estero di praticamente tutti i servizi alla cittadinanza, anche di quelli essenziali come sanità, acqua, istruzione, assistenza agli anziani ecc., con regole che impediranno di fatto agli amministratori locali la tutela dei cittadini meno abbienti che non possono permettersi servizi privati (WTO: Accordo GATS in fase di negoziazione).

E ricordo, se ce ne fosse bisogno, che questi Accordi sono vincolanti su qualsiasi legge nazionale, esautorando quindi i nostri politici dalla gestione della nostra economia nei capitoli che contano.

Terzo organo: I suggeritori.

Prendete un disegno di legge e un decreto in campo economico, persino una finanziaria. Pensateli nelle mani dei politici che li attuano, e ora immaginate cosa gli sta dietro. Cosa? I ‘suggeritori’. Chi sono? Sono i lobbisti, coloro cioè che sono ricevuti in privato da ogni politico che conti al mondo e che gli ‘suggeriscono’ (spesso dettano) i contenuti delle leggi e dei decreti, ma anche delle linee guida di governo e persino dei programmi delle coalizioni elettorali. Le lobby non sono l’invenzione di fantasiosi perditempo della Rete. Sono istituzioni con nomi e cognomi, con uffici, con budget (colossali) di spesa, dove lavorano i migliori cervelli delle pubbliche relazioni in rappresentanza del vero Potere.

In ordine di potenza di fuoco, vi sono ovviamente le lobbies internazionali, quelle europee e infine quelle italiane. Parto da queste ultime. Va detto subito che nel nostro Paese l’interferenza dei ‘suggeritori’ non ha mai raggiunto i livelli di strapotere degli omologhi americani o europei, il cui operato tuttavia detta legge per contagio anche in casa nostra. Ma nondimeno essa c’è, e non va trascurata, anche perché in Italia esiste un vuoto normativo totale sull’attività delle lobbies: dopo decine di proposte di legge, nessuna di esse è mai approdata alla Gazzetta Ufficiale. I lobbisti italiani sono circa un migliaio, organizzati in diverse aziende fra cui spunta la Reti, fatturato 6 milioni di euro annui e gestione di un ex d’Alemiano di ferro, Claudio Velardi (altri gruppi: Cattaneo Zanetto & co., VM Relazioni Istituzionali, Burson-Marsteller, Beretta-Di Lorenzo & partners…). La proiezione per il futuro dei ‘suggeritori’ italiani è di almeno diecimila unità entro dieci anni, almeno secondo le richieste dei gruppi più noti. In assenza di regole, dunque, le cose funzionano così: si sfrutta la legge berlusconiana per il finanziamento ai partiti che permette finanziamenti occulti alle formazioni politiche fino a 50.000 euro per ciascun donatore, con la possibilità per la lobby di turno di far versare 49.999 euro dal banchiere A, altri 49.999 da sua moglie, altri 49.999 da suo figlio, ecc. all’infinito. In questo modo, con una stima basata sui bilanci passati, si calcola che il denaro sommerso versato alla politica italiana ammonti a diverse decine di milioni di euro all’anno, provenienti dai settori edile, autostradale, metallurgico, sanitario privato, bancario, televisivo, immobiliare fra gli altri. Le ricadute sui cittadini sono poi leggi e regolamenti che vanno a modificare spesso in peggio la nostra economia di vita e di lavoro. Un solo dato che fa riflettere: mentre appare ovvio che le grosse cifre siano spese per i ‘suggerimenti’ ai due maggiori partiti italiani, colpisce che l’UDC si sia intascata in offerte esterne qualcosa come 2.200.000 euro nel 2008, di cui l’80% da un singolo lobbista (l’immobiliarista Caltagirone). Chi di voi pensa ancora che il Potere siano i politici a Roma, pensi alla libertà di Pierferdinando Casini nel legiferare in campo immobiliare, tanto per fare un esempio. Ma non solo: Antonio di Pietro incassa 50.000 euro dalla famiglia Lagostena Bassi, che controlla il mercato delle Tv locali ma che contemporaneamente serve Silvio Berlusconi e foraggia la Lega Nord. Un obolo a fondo perduto? Improbabile. Il Cavaliere poi, non ne parliamo neppure; è fatto noto che il criticatissimo ponte sullo stretto di Messina, con le ricadute che avrà su tutti gli italiani, non è certo figlio delle idee di Berlusconi, piuttosto di tal Marcellino Gavio, titolare del gruppo omonimo e primo in lizza per l’impresa, ma anche primo come finanziamenti al PDL con i 650.000 euro versati l’anno scorso.

I ‘suggeritori’ americani… che dire. Negli USA l’industria delle lobby economiche non è più neppure riconoscibile dal potere politico, veramente non si capisce dove finiscano le prime e dove inizi il secondo. Troppo da raccontare, una storia immensa, che posso però riassumere con alcuni sketch. Lobby del petrolio e amministrazione di George W. Bush, risultato: due guerre illegali e sanguinarie (Iraq e Afghanistan), montagne di morti (oltre 2 milioni), crimini di guerra, l’intera comunità internazionale in pericolo, il prezzo del petrolio alle stelle, di conseguenza il costo della nostra vita alle stelle, ma alle stelle anche i profitti dei petrolieri. Chi ha deciso? Risposta: i membri della sopraccitata lobby del petrolio, che sono Dick Cheney, James Baker III, l’ex della Enron Kenneth Lay, il presidente del Carlyle Group Frank Carlucci, Robert Zoellick, Thomas White, George Schultz, Jack Sheehan, Don Evans, Paul O’Neil; a servizio di Shell, Mobil, UnionCarbide, Huntsman, Amoco, Exxon, Alcoa, Conoco, Carlyle, Halliburton, Kellog Brown & Root, Bechtel, e Enron. George W. Bush è il politico più ‘oliato’ nella Storia americana, con, solo dalle casse dei giganti di petrolio e gas, un bottino di oltre 1 milione e settecentomila dollari.
Lobby finanziaria/assicurativa e Barak Obama: nel 2008 crollano le banche USA dopo aver truffato milioni di esseri umani e migliaia di altre banche internazionali, 7 milioni di famiglie americane perdono il lavoro, l’intera economia mondiale va a picco, Italia inclusa. Obama firma un’emorragia di denaro pubblico dopo l’altra per salvare il deretano dei banchieri truffatori e per rianimare l’economia (dai 5 mila miliardi di dollari agli 11 mila secondo le stime), senza che neppure uno di quei gaglioffi finisca in galera. Anzi: il suo governo ha chiamato a ripulire i disastri di questa crisi globale gli stessi personaggi che l’hanno creata. Invece di farli fallire e di impiegare il denaro pubblico per la gente in difficoltà, Obama e il suo ministro del Tesoro Timothy Geithner gli hanno offerto una montagna di denaro facile affinché comprino i debiti delle banche fallite. Funziona così: questi delinquenti hanno ricevuto da Washington l’85% del denaro necessario per comprare quei debiti, mentre loro ne metteranno solo il 15%. Se le cose gli andranno bene, se cioè ritorneranno a guadagnare, si intascheranno tutti i profitti; se invece andranno male, essi ci rimetteranno solo il 15%, perché l’85% lo ha messo il governo USA e non è da restituire (i fondi così regalati si chiamano non-recourse loans). E’ il solito “socialismo al limone: le perdite sono dei contribuenti e i profitti sono degli investitori privati”. Non solo: il presidente propone nell’estate del 2009 una regolamentazione del settore finanziario che il Washington Post ha deriso definendola “Priva di un’analisi delle cause della crisi… e senza alcun vero controllo sugli hedge funds, gli equity funds, e gli investitori strutturati”, cioè nessun vero limite agli speculatori che causarono la catastrofe. Domanda: quanto denaro ha preso Obama in campagna elettorale dalle lobby finanziarie? Risposta: 38 milioni di dollari. Allora, chi comanda? Il Presidente o le lobby del Potere?

Poi ci sono i 45 milioni di americani senza assistenza sanitaria. Obama propone una falsa riforma della Sanità per tutelare gli esclusi, ma che, nonostante le sciocchezze scritte dai media italiani, non ha nulla di pubblico ed è un ulteriore regalo ai giganti delle assicurazioni private americane. Domanda: quanto denaro ha preso Obama in campagna elettorale dalle lobby assicurative e sanitarie? Risposta: oltre 20 milioni di dollari. Allora, chi comanda? Il Presidente o le lobby del Potere?
Washington è invasa ogni santo giorno da qualcosa come 16.000 o 40.000 lobbisti a seconda che siano registrati o meno, la cui percezione del potere che esercitano è cristallina al punto da spingere uno di loro, Robert L. Livingston, a sbottare entusiasta “Ci sono affari senza limiti per noi là fuori!”, mentre dalle finestre del suo ufficio spiava le sedi del Congresso USA.

Ma l’ultimo sketch del potere dei ‘suggeritori’, sempre in ambito americano, è quello delle lobby ebraiche. Qui il dibattito è aperto, fra coloro che sostengono che sono quelle lobby a gestire interamente la politica statunitense nel teatro mediorientale, e coloro che lo negano. Personalmente credo più alla prima ipotesi, ma la sostanza non cambia: di fatto ci troviamo ancora una volta di fronte alla dimostrazione che neppure il governo più potente del mondo può sottrarsi ai condizionamenti del Potere vero. Ecco un paio di illustri esempi: nella primavera del 2002, proprio mentre l’esercito israeliano reinvadeva i Territori Occupati con i consueti massacri indiscriminati di civili, un gruppo di eminenti sostenitori americani d’Israele teneva una conferenza a Washington, dove a rappresentare l’amministrazione di George W. Bush fu invitato l’allora vice ministro della difesa Paul Wolfowitz, noto neoconservatore di estrema destra e aperto sostenitore della nazione ebraica. Lo scomparso Edward Said, professore di Inglese e di Letteratura Comparata alla Columbia University di New York e uno degli intellettuali americani più rispettati del ventesimo secolo, ha raccontato un particolare di quell’evento con le seguenti parole: “Wolfowitz fece quello che tutti gli altri avevano fatto – esaltò Israele e gli offrì il suo totale e incondizionato appoggio – ma inaspettatamente durante la sua relazione fece un fugace riferimento alla ‘sofferenza dei palestinesi’. A causa di quella frase fu fischiato così ferocemente e per così a lungo che non potè terminare il suo discorso, abbandonando il podio nella vergogna.” Stiamo parlando di uno dei politici più potenti del terzo millennio, di un uomo con un accesso diretto alla Casa Bianca e che molti accreditano come l’eminenza grigia dietro ogni atto dello stesso ex presidente degli Stati Uniti. Eppure gli bastò sgarrare di tre sole parole nel suo asservimento allo Stato d’Israele per essere umiliato in pubblico e senza timori da chi, evidentemente, conta più di lui nell’America di oggi. Le lobby ebraiche d’America hanno nomi noti: AIPAC (American Israel Public Affairs Committee), ZOA (Zionist Organization of America), AFSI (Americans for a Safe Israel), CPMAJO (Conference of Presidents of Major American Jewish Organisatios), INEP (Institute for Near East Policy), JDL (Jewish Defense League), B’nai Brith, ADL (Anti Defamation League), AJC (American Jewish Committee), Haddasah. Nei corridoi del Congresso americano possono creare seri grattacapi a Senatori e Deputati indistintamente. Un fronte compatto che secondo lo stesso Edward Said “può distruggere una carriera politica staccando un assegno”

Nel 1992 George Bush senior ebbe l’ardire (e la sconsideratezza) a pochi mesi da una sua possibile rielezione alla Casa Bianca di minacciare Tel Aviv con il blocco di dieci miliardi di dollari in aiuti se non avesse messo un freno agli insediamenti ebraici nei Territori Occupati. Passo falso: gli elettori ebrei americani, che già per tradizione sono propensi al voto Democratico, svanirono davanti ai suoi occhi in seguito alle sollecitazioni delle lobby, e nel conto finale dei voti Bush si trovò con un misero 12% dell’elettorato ebraico contro il 35% che aveva incassato nel 1988. Al contrario, la campagna elettorale del suo rivale Bill Clinton fu invece innaffiata dai lauti finanziamenti proprio di quelle organizzazioni di sostenitori d’Israele, che l’allora presidente aveva in tal modo alienato.
E in ultimo l’Europa, cioè l’Unione Europea. Che alla fine significa Brussell, cioè la Commissione Europea, che è il vero centro decisionale del continente, e che dopo la ratifica del Trattato di Lisbona è divenuta il super governo non eletto di tutti noi, con poteri immensi. A Brussell brulicano dai 15.000 ai 20.000 lobbisti, che spendono un miliardo di euro all’anno per ‘suggerire’ le politiche e le leggi a chi le deve formulare. E come sempre, eccovi i nomi dei maggiori gruppi: Trans Atlantic Buisness Dialogue (TABD) - European Services Leaders Group (ESLG) – International Chamber of Commerce (ICC) – Investment Network (IN) – European Roundtable of Industrialists (ERT) – Liberalization of Trade in Servicies (LOTIS), European Banking Federation, International Capital Market Association e altri. Il loro strapotere può essere reso dicendovi che per esempio l’Investment Network si riuniva direttamente dentro il palazzo della Commissione Europea a Bruxelles, o che il TABD compilava liste di suoi desideri che consegnava alla Commissione da cui poi pretendeva un resoconto scritto sull’obbedienza a quegli ordini. Le aziende rappresentate sono migliaia, fra cui cito una serie di nomi noti: Fiat e Pirelli, Barilla, Canon e Kodak, Johnson & Johnson, Motorola, Ericsson e Nokia, Time Warner, Rank Xerox e Microsoft, Boeing (che fa anche armi), Dow Chemicals, Danone, Candy, Shell, Microsoft, Hewlett Packard, IBM, Carlsberg, Glaxo, Bayer, Hoffman La Roche, Pfizer, Merck, e poi banche, assicurazioni, investitori…
Mi fermo. Il rischio nel continuare è che si perda di vista il punto capitale, ovvero l’assedio che i lobbisti pongono alla politica. Esso, oltre a dimostrare ancora una volta che il potere reale sta nei primi e non nella seconda, è un vero e proprio attentato alla democrazia. Poiché ha ormai snaturato del tutto il principio costituzionale di ogni nazione civile, secondo cui i rappresentanti eletti devono fare gli interessi delle maggioranze dei cittadini e tutelare le minoranze, non essere gli stuoini delle elite e dei loro ‘suggeritori’.

Quarto organo: Think Tanks.

Letteralmente “serbatoi di pensiero” nella traduzione in italiano, le Think Tanks sono esattamente ciò, ovvero fondazioni dove alcuni fra i migliori cervelli si trovano per partorire idee. Il loro potere sta nell’assunto che apre questa mia trattazione, e cioè che sono le idee a dominare sia la Storia che la politica, e di conseguenza la nostra vita, in particolare l’idea economica. Lewis Powell lo comprese assai bene nel 1971, quando diede il via alla riscossa delle elite e alla fine della democrazia partecipativa dei cittadini (si legga ‘Ecco come morimmo’, paolobarnard.info). Infatti egli scrisse: “C’è una guerra ideologica contro il sistema delle imprese e i valori della società occidentale”. La parola ‘ideologica’ è la chiave di lettura qui, volendo dire che se le destre economiche ambivano a riconquistare il mondo, se ambivano a sottomettere la politica, cioè a divenire il vero Potere, si dovevano armare di idee in grado di scalzare ogni altro sistema di vita. Ecco che dalle sue parole nacquero le prime Think Tanks, come la Heritage Foundation, il Manhattan Institute, il Cato Institute, o Accuracy in Academe. La loro strategia era semplice: raccogliere denaro da donatori facoltosi, raccattare nelle università i cervelli più brillanti, pomparli di sapere a senso unico, di attestati prestigiosi, e immetterli nel sistema di comando della società infiltrandolo tutto. Per darvi un’idea di che razza di impatto queste Think Tanks sono riuscite ad avere, cito alcuni fatti. Nel solo campo del Libero Mercato, cioè dell’idea economica del vero Potere, ve ne sono oggi 336, piazzate oltre che nei Paesi ricchi anche in nazioni strategiche come l’Argentina e il Brasile, l’Est Europa, l’Africa, l’India, la Cina, le ex repubbliche sovietiche dell’Asia, oltre che in Italia (Adam Smith Soc., CMSS, ICER, Ist. Bruno Leoni, Acton Ist.). Alcune hanno nomi sfacciati, come la Minimal Government, la The Boss, o la Philanthropy Roundtable; una delle più note e aggressive è l’Adam Smith Institute di Londra, che ostenta un’arroganza di potere tale da vantare come proprio motto questo: “Solo ieri le nostre idee erano considerate sulla soglia della follia. Oggi stanno sulle soglie dei Parlamenti”. Di nuovo, il fatto è sempre lo stesso: la politica è la marionetta, o, al meglio, è il braccio esecutivo del vero Potere. Infatti, l’osservatore attento avrà notato che assai spesso i nostri ministri economici, i nostri banchieri centrali, ma anche presidenti del consiglio (Draghi e Prodi su tutti) si trovano a cene o convegni presso queste fondazioni/Think Tanks, di cui in qualche raro caso i Tg locali danno notizia. In apparenza cerimonie paludate e noiose, in realtà ciò che vi accade è che ministri, banchieri e premier vi si recano per dar conto di ciò che hanno fatto per compiacere all’idea economica del vero Potere. Nel 1982, l’Adam Smith pubblicò il notorio Omega Project, uno studio che ebbe ripercussioni enormi sulla gestione delle nostre vite di lavoratori ordinari, e dove si leggeva che i suoi scopi erano di “fornire un percorso completo per ogni governo basato sui principi di Libero Mercato, minime tasse, minime regolamentazioni per il business e governi più marginali (sic)”. In altre parole tutto ciò che ha già divorato la vita pubblica in Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti e che sta oggi “sulla soglia del Parlamento” in Italia.

Quinto organo: l’Europa dei burocrati non eletti.

Non mi ripeto, poiché questo capitolo è già esaustivamente descritto qui http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=139. Ma ribadisco il punto centrale: dopo la ratifica del “colpo di Stato in Europa” che prende il nome di Trattato di Lisbona, 500 milioni di europei saranno a breve governati da elite di burocrati non eletti secondo principi economici, politici e sociali interamente schierati dalla parte del vero Potere di cui si sta trattando qui, e che nessuno di noi ha potuto scegliere né discutere. Il governo italiano ha ratificato questo obbrobrio giuridico senza fiatare, obbedendo come sempre.

Sesto Organo: il Tribunale degli Investitori e degli Speculatori Internazionali.

Era il 16 Settembre del 1992, un mercoledì. Quel giorno un singolo individuo decise di spezzare la schiena alla Gran Bretagna. Si badi bene, non al Burkina Faso, alla Gran Bretagna. E lo fece. George Soros, un investitore e speculatore internazionale, vendette di colpo qualcosa come 10 miliardi di sterline, causando il collasso del valore della moneta inglese che fu così espulsa dal Sistema Monetario Europeo. Soros si intascò oltre 1 miliardo di dollari, ma milioni di inglesi piansero lacrime amare e il governo di Londra ne fu umiliato.
Era l’agosto del 1998, e nel caldo torrido di New York un singolo individuo contemplò il crollo dei mercati mondiali per causa sua. John Meriwether, un investitore e speculatore internazionale, aveva giocato sporco per anni e irretito praticamente tutte le maggiori banche del mondo con 4,6 miliardi di dollari ad alto rischio. La sua compagnia, Long-Term Capital Management, era nota a Wall Street perché i suoi manager si fregiavano del titolo di ‘I padroni dell’universo’, cioè pochi individui ubriachi del proprio potere. Meriwether perse tutto, e i mercati del mondo, che alla fine sono i nostri posti di lavoro, tremarono. La Federal Reserve di New York dovette intervenire in emergenza col solito salvataggio a spese dei contribuenti.

Era l’anno scorso, e in un ufficio londinese dell’assicurazione americana AIG, un singolo individuo, di nuovo un investitore e speculatore internazionale di nome Joseph Cassano, dovette prender su la cornetta del telefono e dire alla Casa Bianca “… ho mandato al diavolo la vostra economia, sorry”. E lo aveva veramente fatto. Questa volta la truffa dei suoi investimenti era di 500 miliardi di dollari, le solite banche internazionali (italiane incluse) vi erano dentro fino al collo con cifre da migliaia di miliardi di dollari a rischio. Panico mondiale, fine del credito al mondo del lavoro di quasi tutto il pianeta e, sul piatto di noi cittadini, ecco servita la crisi economica più pericolosa dal 1929 a oggi. Ovvero le solite lacrime amare, veramente amare, per le famiglie di Toronto come per quelle di Perugia, per quelle di Cincinnati come per quelle di Lione, a Vercelli come a Madrid ecc. Per non parlare degli ultimi della Terra…

Tre storie terribilmente vere, che descrivono chiaro, anzi, chiarissimo, cosa si intende per il ‘Tribunale degli Investitori e degli Speculatori Internazionali’,  e quale sia il loro sterminato potere nel mondo di oggi. Altro che Tremonti o Confindustria. Nel mondo odierno esiste una comunità di singoli individui privati capaci di movimentare quantità di ricchezze talmente colossali da scardinare in poche ore l’economia di un Paese ricco, o le economie di centinaia di milioni di lavoratori che per esse hanno faticato un’intera vita, cioè famiglie sul lastrico, aziende che chiudono. Le loro decisioni sono come sentenze planetarie. Inappellabili. Si pensi, se è possibile pensare un’enormità simile, che costoro stanno facendo oscillare sul Pianeta qualcosa come 525 mila miliardi di dollari in soli prodotti finanziari ‘derivati’, cioè denaro ad altissimo rischio di bancarotta improvvisa. 525 mila miliardi… Vi offro un termine di paragone per capire: il Prodotto Interno Lordo degli USA è di 14 mila miliardi di dollari. Rende l’idea? L’Italia dipende come qualsiasi altra nazione dagli investitori esteri, per cifre che si aggirano sui 40 miliardi di euro all’anno, cioè più di due finanziarie dello Stato messe assieme. Immaginate se una cifra simile dovesse sparire dalla nostra economia oggi. Nel 2008 è quasi successo, infatti ne sono scomparsi di colpo più della metà (57%) col risultato in termini di perdita di posti di lavoro, precarizzazione, e relativo effetto domino sull’economia di cui ci parla la cronaca. Ripeto: qualcuno che non sta a palazzo Chigi, decide che all’Italia va sottratto il valore di oltre un’intera finanziaria. Così, da un anno all’altro, una cifra pari a tutto quello che lo Stato riesce a spendere per i cittadini gli viene sottratta dal ‘Tribunale degli Investitori e degli Speculatori Internazionali’, a capriccio. Questa tirannia del vero Potere prende il nome tecnico di Capital Flight (letteralmente capitali che prendono il volo), ed è interessante constatare il candore con cui il ‘Tribunale’ descrive la pratica: basta leggere Investors.com là dove dice che “Capital Flight è lo spostamento di denaro in cerca di maggiori profitti… cioè flussi enormi di capitali in uscita da un Paese… spesso così enormi da incidere su tutto il sistema finanziario di una nazione”. Peccato che di mezzo ci siano i soliti ingombranti esseri umani a milioni. Oltre al caso italiano, si pensi alla Francia, altro Stato ricco e potente, ma non a sufficienza per sfuggire alle sentenze del ‘Tribunale’, che ha punito l’Eliseo con una fuga di capitali pari a 125 miliardi di dollari per aver legiferato una singola tassa sgradita al business.

Conclusione.

Gli organi esecutivi del vero Potere non si limitano a questi sei, vi si potrebbe aggiungere il World Economic Forum, il Codex Alimentarius, l’FMI, il sistema delle Banche Centrali, le multinazionali del farmaco. Ma quelli menzionati sono gli essenziali da conoscere, i primari. Un’ultima brevissima nota va dedicata alle mafie regionali, che sono spesso erroneamente annoverate fra i poteri forti (e non posso purtroppo entrare qui nel perché siano un così caratteristico fenomeno italiano). La lotta ad esse è sacrosanta, ma il potere che gli verrebbe sottratto da una eventuale vittoria della società civile è prima nulla a confronto di quanto illustrato sopra, e in secondo luogo è comunque un potere concessogli da altri. Traffico di droga, prostituzione, traffico d’armi, e riciclaggio di rifiuti tossici sono servizi che le mafie praticano per conto di committenti sempre riconducibili al vero Potere, o perché da esso condizionati oppure perché suoi ingranaggi importanti. Serva qui quanto mostrato nel 1994 dal programma d’inchiesta ‘Panorama’ della BBC, dove un insider della criminalità organizzata britannica si rese disponibile a condurre il reporter nel cuore della “mafia più potente del mondo”, a Londra. L’auto su cui viaggiavano con telecamera nascosta si fermò a destinazione… nel centro della City finanziaria della capitale. Indicando dal finestrino i grattacieli dei giganti del business internazionale, il pentito disse: “Eccoli, stanno tutti lì”. (si pensi che il giro d’affari mondiale delle Cosche è stimato sugli 80 miliardi di dollari, che sono un terzo del giro d’affari di una singola multinazionale del farmaco come la Pfizer) Se queste mie righe sono state efficaci, a questo punto i lettori dovrebbero volgere lo sguardo a quegli ometti in doppiopetto blu che ballonzolano le sera nei nostri Tg con il prefisso On., o il suffisso PDL, PD, UDC, e dovrebbero averne, non dico pietà, ma almeno vederli per quello che sono: le marionette di un altro Potere. Ma soprattutto, i lettori dovrebbero finalmente poter connettere i punti del puzzle, e aver capito da dove vengono in realtà i problemi capitali della nostra vita di cittadini, o addirittura i drammi quotidiani che tante famiglie di lavoratori patiscono, cioè chi li decise, chi li decide oggi e come si chiamano costoro. Da qui una semplice considerazione: se vi sta a cuore la democrazia, la giustizia sociale, e la vostra economia quotidiana di lavoro e di servizi essenziali alla persona, allora dovete colpire chi veramente opera per sottrarceli, cioè il vero Potere. Ci si organizzi per svelarlo al grande pubblico e per finalmente bloccarlo. Ora lo conoscete, e soprattutto ora sapete che razza di macchina micidiale, immensa e possente esso è. Risulta ovvio da ciò che gli attuali metodi di lotta dei Movimenti sono pietosamente inadeguati, infantili chimere, fuochi di paglia, che mai un singolo attimo hanno impensierito quel vero Potere. Di conseguenza lancio un appello ancora una volta:

VA COMPRESO CHE PER ARGINARE UN TITANO DI QUELLA POSTA L’UNICA SPERANZA E’ OPPORGLI UN’ORGANIZZAZIONE DI ATTIVISTI E DI COMUNICATORI ECCEZIONALMENTE COMPATTA, FINANZIATA, FERRATA, DISCIPLINATA, SU TUTTO IL TERRITORIO, AL LAVORO SEMPRE, IMPLACABILE, NEI LUOGHI DELLA GENTE COMUNE, PER ANNI. (http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=153)

Altra speranza non c’è, sempre che ancora esista una speranza.

Paolo Barnard
Fonte: www.paolobarnard.info
Link: http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=154
6.11.2009

  Le fonti principali di questo articolo:

Trilateralism, Holly Skalar, South End Press, 1980.
Who pulls the strings? John Ronson, The Guardian, 10 marzo 2001
Inside the secretive Bilderberg Group, BBC News, 29 settembre 2005,
Shadowy Bilderberg group meet in Greece — and here’s their address, Timesonline, 14 maggio 2009
The Council on Foreign Relations and the Center for Preventive Action, Michael Baker, 6 marzo 2008, Znet
WTO, materiale tratto da: l’inchiesta I Globalizzatori, Report RAI 3, 09/06/2000, di Paolo Barnard, www.report.rai.it – Public Citizen: Trade Watch, USA – The Transnational Institute, Amsterdam, Olanda – The World Trade Organization: The Marrakech Treaty – Corporate Europe Observatory, Amsterdam, Olanda – The Economic Policy Institute, Washington DC, USA – Friends of the Earth, Bruxelles, Belgio – Corporate Watch, USA – Oxfam UK – Global Policy Forum Europe, Bonn, Germania – Institute for Policy Studies USA– et al., e da studi di autori fra cui: Joseph Stiglitz, Jeff Faux, Noam Chomsky, Greg Palast, Susan George, Richard W. Behan, Alexandra Wandel, Peter Rosset, Dean Baker, Barry Coates et al.
Master in Public Affairs, Lobbying e Relazioni Istituzionali, presso l'università LUMSA di Roma, testi del prof. Franco Spicciariello.
  Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli, Il Tesoro della Casta,  L'Espresso 16/03/09
  Roberto Mania, Il Potere Opaco che Governa l’Italia, La Repubblica 02/03/09
  Paolo Barnard, ‘Primarie, Partito Democratico, legge sul conflitto d’interessi’, Golem del Sole 24 Ore, 2007
Big Oil Protects its Interests, The Center for Public Integrity, July 15, 2004
JOHN M. BRODER, Oil and Gas Aid Bush Bid For President, New Yor Times, June 23, 2000
Jeffrey H. Birnbaum, The Road to Riches Is Called K Street, Washington Post, June 22, 2005
Federal Election Commission data released electronically on Monday, October 27, 2008.
http://www.zmag.org/znet/viewArticle/19603 ROBERT KUTTNER & MICHAEL HUDSON, Democracy Now 13 Feb 2009
Paolo Barnard, ‘Perché ci Odiano’, Rizzoli BUR, 2006.
Paolo Barnard, ‘Per Un Mondo Migliore’, www.paolobarnard.info , 2004
Corporate Europe Observatory, Financial Lobbies - A Guided Tour of the Brussels EU Quarter, 23 September 2009
Paolo Barnard, ‘Ecco come morimmo’, www.paolobarnard.info , 2009
Free Market Think Tank Links, Atlas Economic Research Foundation ~ 1201 L St. NW Washington, DC
Financial services industry lobby groups listed on EC lobbying register, 9 March 2009, Corporate Europe Observatory
The Adam Smith Institute, The Omega Project, by Norman Chapman et al. from research conducted for the Adam Smith Institute.
I Globalizzatori, di Paolo Barnard, Report RAI 3, 09/06/2000 Paolo Barnard, ‘Lo spaventapasseri e la vera catastrofe’, www.paolobarnard.info , 2009
Crollano gli investimenti esteri, In Italia -57 per cento - Sole 24 Ore, 17 settembre 2009
World Investment Prospects Survey, UNCTAD, 2009-2011
The Washington Post, New Money Flee France and its Wealth Tax, July 16, 2006    

 

Tante altre notizie su www.ariannaeditrice.it



lunedì 12 ottobre 2009

SCIENZA E TECNOLOGIA - Alimentazione,medicina e malattie...

Da qualche anno,forse grazie anche alla facoltà che frequento, mi sto interessando ai problemi legati all'alimentazione.
Non a semplici problemi legati alla denutrizione o all'obesità, ma proprio a quei problemi che a noi ESSERI UMANI nascono a causa dell'alimentazione complessa che facciamo.
Il principio è semplice: noi non siamo dei predatori e allo stato naturale non possediamo artigli,zanne o armi per abbattere mucche o cavalli.
Quindi,dato che uno dei principi naturali basilari è che ogni animale mangia solo ciò che può cacciare, possiamo capire che la maggior parte delle cose che mangiamo le ingeriamo contro natura.
Un altro problema importante è il fuoco: si, avete mai pensato che siamo gli unici animali che cuociono ciò che mangiano??In questo modo cambiamo la struttura proteica dei cibi che immettiamo nel nostro organismo(e che quindi facciamo fatica a decomporre).
Queste semplici cose sono a capo delle disfunzioni e degli avvelenamenti del nostro corpo: dalle influenze, alla tosse, dalle allergie alle mestruazioni(che non sono necessarie,poi ne parlerò in un altro post), dalle carie alle ipoglicemie, fino ad arrivare ai tumori e ai cancri.
Vi introduco in questo nuovo argomento con un articolo del Dottor Giovanni Angilè, tratto da "Biolcalenda" numero 8, settembre 2009, molto semplice ed esplicativo
Alla fine troverete anche un video che spiega il percorso di raffinazione dello zucchero bianco:

Osservando i nostri animali di compagnia, cani e gatti, notiamo che sono molto equilibrati a livello alimentare. Si avvicinano con sospetto al cibo che gli viene offerto, e lo mangiano solo se non lo ritengono tossico. Non ingeriscono alimenti più dell'indispensabile e se stanno male rimangono a digiuno per tutto il periodo della malattia. Sanno quali erbe utilizzare per depurarsi, e le mangiano solo quando serve. Anche noi abbiamo questo istinto animale, ma lo abbiamo perso per l'ingestione di cibi senza alcun valore nutritivo, ma anzi tossici per il nostro organismo.

Iniziamo la giornata con cappuccino e brioche. Il latte di mucca non è un alimento della nostra specie. E’ ricco di proteine animali che danno acidosi metabolica. Produce alterazione dei batteri saprofiti intestinali (disbiosi) per la lactenina e l'acido rumenico, due sostanze antibiotico simili. Il caffè è ritenuto uno stimolante, ma è un veleno che provoca la secrezione di adrenalina che è poi il vero neurotonico. La brioche, oltre al frumento raffinato, cui siamo intolleranti, contiene creme, marmellate, panna, cioccolato, tutti alimenti che ci portano all'iperglicemia, che è aumentata dall'adrenalina secreta per l'ingestione di alimenti cui siamo intolleranti, come il caffè, il latte e il grano. In iperglicemia stiamo apparentemente bene per qualche ora, fino alle 10 circa. Dalle 9 alle 11 abbiamo la massima energia dei pancreas che percepisce questa iperglicemia e stimola l'insulina producendo un'ipoglicemia veloce. L’ipoglicemia provoca stanchezza, difficoltà di concentrazione nello studio, asocialità, facendoci commettere errori sul lavoro per disattenzione.
E ci viene una gran fame. Così siamo costretti a bere un altro caffè con lo zucchero raffinato, o un altro cappuccino con brioche, perché abbiamo un "calo degli zuccheri". Andiamo così di nuovo in iperglicemia e riusciamo a rimanere attivi fino all'ora di pranzo. Chi è fortunato mangia a casa e si gusta un piatto di pasta o riso raffinati al sugo o al ragù, bistecca, verdure e frutta, pane e vino. Siamo intolleranti al frumento della pasta e dei pane e, se abbondiamo troppo, anche al pomodoro. Il riso raffinato aumenta la stitichezza. La carne aumenta l'acidosi metabolica dei latte mattutino, con l'aggiunta dei formaggio grana sulla pasta. Le verdure se non biologiche sono ricche di pesticidi o altri composti chimici tossici per il nostro organismo. Stendiamo un velo pietoso sui disgraziati costretti a mangiare fuori casa, tra tramezzini, panini, pizzette ecc! Alla sera bistecca o formaggio, uova o pesce, (acidosi metabolica), vino, verdure non biologiche, pane.

E peggio ancora la pizza (con birra o coca cola), poiché è l'insieme di tutti gli alimenti tossici, quali frumento, lievito chimico, (disbiosi intestinale), mozzarella, pomodoro. Altri ingredienti aggiunti, a seconda dei gusti individuali, come gli affettati di carne suina, le uova, le patatine fritte, preferite dai ragazzi, i peperoni o le melanzane, il gorgonzola, i funghi, la fanno diventare una bomba alimentare che rimanendo nel nostro apparato digerente per 5 giorni aumenta l'acidosi, le infiammazioni all'apparato respiratorio, le difficoltà digestive come i gonfiori, le eruttazioni e le flatulenze, la disbiosi intestinale, i dolori articolari, le allergie, la stipsi o la diarrea.

Non ho preso in considerazione tutti gli alimenti conservati, come il tonno o la carne in scatola, i preparati sott'olio o sott'aceto, gli yogurt, i surgelati, i gelati e i dolci industriali. In questo modo ci stiamo avvelenando giorno dopo giorno, anzi, più mangiamo alimenti nocivi, per la gratificazione dovuta all'adrenalina secreta, più li desideriamo.
Mangiando invece verdura e cereali (farro, kamut, segale, avena, miglio, mais, orzo e riso), frutta, frutta secca, proteine vegetali quali i legumi, il tofu, il seitan di farro o di kamut, il tutto biologico e integrale, riusciremo a nutrirci in modo corretto depurandoci e acquisiremo le capacità e l'istinto degli animali nello scegliere gli alimenti salutari o meno per il nostro organismo.



sabato 10 ottobre 2009

POLITICA E SOCIETA' - 200 milioni per i giudici!!

Ascoltate bene cosa dice il PRESIDENTE durante questa conferenza stampa!!
Freud direbbe, LAPSUS FREUDIANO!!


mercoledì 19 agosto 2009

POLITICA E SOCIETA' - Il Burkini.Ovvero,ordinario razzismo da piscina


Riporto un articolo apparso qualche giorno fa sul sito de IL GAZZETTINO.IT:

VERONA (18 agosto) - L'hanno battezzato "burkini", ma il costume da bagno indossato da una donna musulmana in una piscina di Verona non ha molto della sensualità del "due pezzi". È una tuta-abito composta infatti da pantalone fino alla caviglia, tunica lunga e cappuccio a coprire testa collo e spalle.

La scena ha sollevato curiosità, perplessità e anche qualche protesta tanto da spingere il direttore dell'impianto a chiedere alla donna la composizione del tessuto del burkini per verificare se fosse a norma per poter essere usato in una piscina pubblica. «Certo, anche Federica Pellegrini si tuffa in vasca fasciata e pure gli istruttori di subacquea sono completamente avvolti dalla tuta - spiega Christian Panzarini, il responsabile dell'impianto - ma in questo caso alcune mamme si sono lamentate perché i loro bambini si erano impauriti».

La giovane musulmana non è stata allontanata ma il direttore le ha chiesto di fargli conoscere, anche via mail, le specifiche dell'etichetta: un gesto che a Parigi invece non hanno rivolto a una musulmana di 35 anni, che è stata fatta uscire dalla piscina.

questo è invece l'articolo apparso Oggi su REPUBBLICA TORINO.IT(19 agosto 2009):

Burkini vietato nelle piscine e lungo i fiumi e i torrenti di Varallo Sesia (Vercelli). Lo stabilisce un'ordinanza del sindaco Gianluca Buonanno, parlamentare della Lega Nord. Chi contravverrà al divieto di indossare il costume intero unito a un copricapo pagherà una multa di 500 euro. "La vista di una 'donna mascherata' - spiega Buonanno - potrebbe cerare turbamento, soprattutto tra i più piccoli, senza parlare poi di eventuali problemi igienici". "Non ci inchiniamo rispettosi verso usanze e atteggiamenti che non sono proprie della nostra civiltà - aggiunge il sindaco di Varallo - non dobbiamo per forza essere sempre tolleranti! Proviamo a immaginare il bagno di una donna occidentale in bikini in un paese musulmano: la conseguenza potrebbe essere la decapitazione, il carcere, l'espulsione. Noi ci limitiamo a vietarne l'uso e se questa decisione creerà qualche malumore, potranno scegliere di immergersi con il burkini nella loro vasca da bagno".
Che dire?
Che proprio quando penso che il popolo italiano abbia oramai superato tutti i limiti della decenza arriva sempre qualcuno a farmi ricredere e a sorprendermi.
Delle Donne che si lamentano perchè un'altra Donna(con al seguito i figli tral'altro) non sente nessuna necessità di mostrare agli altri clienti il proprio corpo.
Ognuno con il proprio corpo può fare quello che vuole,sia chiaro, ma la logica vuole che sia la nudità (al massimo)a creare imbarazzo negli altri, non l'essere vestiti.
Ma oramai siamo al paradosso: le persone si lamentano perchè ritengono offensivo il fatto che una donna non mostri tette e culo quando va a farsi il bagno in piscina...Se fossero stati dei MASCHI a lamentarsi la cosa mi avrebbe fatto addirittura ridere.L'uomo occidentale è talmente abituato a considerare la donna prima di tutto come oggetto fisico in relazione a se stesso, che la questione avrebbe preso un aspetto tra il comico ed il ridicolo(un po' come i film degli anni '70 con Lino Banfi o Massimo Boldi); ma il fatto che siano delle FEMMINE a lamentarsi,le stesse femmine che sono l'oggetto accessorio al maschio nella società occidentale, le stesse femmine che rivendicano una parità cieca tra i sessi senza rendersi conto di aver barattato il loro essere donna per un paio di capricci in più, le stesse FEMMINE che pretendono di essere chiamate DONNE,beh...quando sono queste femmine a lamentarsi la cosa prende una piega molto più che raccapricciante...a tratti schifosa.
E' come quando negli anni '30 i negri d'America più colti,quelli che abitavano in casa con i bianchi,quelli che il grande Malcolm X chiamava NEGRI DA SALOTTO erano i primi a fare la spia se gli altri schiavi volevano ribellarsi o tentavano di scappare.
E poi delle mamme che non riescono neanche a mettere a tacere le cazzate che i loro figli,sangue del loro sangue,ignoranza della loro ignoranza, sparano in continuazione.Che mamme sono?Che madre è una madre che non riesce a spiegare al proprio figlio che esistono modi diversi di vivere ed al mondo esiste una quantità variegata di gente e culture. E se fosse entrato un nero in piscina e un bambino avesse avuto paura(non storcete il naso,vi assicuro che succede molto più spesso di quanto la brava gente pensi)??La mamma lo avrebbe assecondato?
Cosa vuol dire secondo voi essere MADRE??
Per me essere MADRE non può prescindere dall'essere DONNA, ed io ad una madre che non riesce a spiegare le basi della convivenza al proprio figlio,o che peggio asseconda ogni suo capriccio(razzista) leverei il bambino dalle mani.
Che uomo o donna diventerà mai quel bambino una volta cresciuto??

E poi quell'idiota ipocrita di quel Christian Panzarin,il proprietario della piscina, che ha addirittura la faccia da culo tipica del Padano Leghista di presentarsi dalla Sig.ra mussulmana e chiedere di vedere l'etichetta...come se il problema fosse quello del materiale di cui è fatto il costume.
Questo è il tipico comportamento italiano,ed in particolare Padano, uando non ci si può aggrappare alla legge o al buon senso si scieglie di aggrapparsi ai cavilli burocratici per raggiungere i propri scopi.
Il rispetto delle regole convenienti: ecco il tipico atteggiamento che nell'italiano medio sta emergendo negli ultimi anni.

E che dire dell'articolo di oggi su Repubblica Torinese??
Il sindaco Tosi pensi a multare gli Italiani e la gente che insozza le spiagge,i laghi e i fiumi con i mozziconi di sigarette,buste e resti di barbeques, invece di rompere i coglioni per una donna che non vuole farsi il bagno nuda.
Nelle spiaggie e nei mari del litorale romano si trovano addirittura preservativi e vibratori.

Gli ultimi appunti:
- Il nome BURKINI è un incrocio tra la parola Burka e la parola Bikini e dato che i costumi islamici non sono nessuna delle due cose è chiaro che questa è un'altra parola offensiva inventata dai leghisti per rendere ridicole le usanze del popolo mussulmano.Potete vedere su questo sito altri modelli di SwimWears molto carini: Muslim Swimwear.

- Vietare alle donne Musulmane di indossare il loro vestito in spiaggia vuol dire vietare loro di fare il bagno ed allontanarle a priori dalle spiagge che qui in occidente rappresentano un grande agglomerato di integrazione culturale.

Big S!!

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