Giornalista: "Tu credi davvero(con tono chiaramente ironico) che possiamo diventare a maggioranza islamica?"
Rossa fascista: "Io lo temo!"
Giornalista: "siamo 57 milioni(come dire: mica spiccioli)"
Rossa fascista e delirante: "Si, ma LORO fanno più figli di NOI"
Le dichiarazioni di Roberto Fiore sull'espulsione di TUTTI gli immigrati e la LENTA REINTEGRAZIONE di quelli che erano regolari si autocommentano.Poi basta dire che è un terrorista(cercate su internet la sua storia)!
Ah è vero,a gli Italiani non interessa conoscere la storia di chi governa i loro partiti.
Queste sono le cose che mi fanno pensare che i problemi in Italia non si risolveranno mai.
L' apologia del fascismo è un reato previsto dalla legge 20 giugno 1952, n. 645 (contenente "Norme di attuazione della XII DISPOSIZIONE TRANSITORIA e finale (comma primo) della Costituzione"), anche detta "legge Scelba", che all'art. 4 sancisce il reato commesso da chiunque "fa propaganda per la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità" di riorganizzazione del disciolto partito fascista, oppure da chiunque "pubblicamente esalta esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche".Le leggi ci sono, è solo che non si vogliono applicare.E' così per tutto!!
La "riorganizzazione del disciolto partito fascista", già oggetto della XII disposizione transitoria della Costituzione, si intende (ai sensi dell'art. 1 della citata legge) riconosciuta "quando un'associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista."
Mi congedo con questo video realizzato da Tedeschi:
Big S
3 commenti:
La manifestazione diurna non ha avuto luogo a padova (presumibilmente vicenza o verona), la manifestazione notturna (in video) probabilmente si.
Faccio notare che in quest'ultima la presenza non supererà la cinquantina di persone, per cui chiamare Padova "città apertamente nazi-fascista" non è appropriato. Padova nel Veneto clericale ed ex "faro" storico della dc si è sempre distinta (nell'accezione più neutra del termine) per la presenza della sua storica università e movimenti studenteschi ed extra-parlamentari, che hanno avuto rilevanza consistente nella rete nazionale: per andare a ritroso il movimento della pantera negli anni 80, per non parlare di potere operaio poi confluito in Autonomia operaia per giungere al suo epilogo con il caso 7 aprile (per approfondimenti consiglio Giorgio Bocca "Il caso 7 aprile"). Da qui ai movimenti studenteschi contro la riforma gelmini e le realtà extra-parlamentari come lo storico c.s.o. Pedro, il passo è breve.
My 2 cents.
La storia di Padova coem salda roccaforte della sinistra già l'avevo sentita.
Il problema di Padova ora non è quella che rappresenta, ma quello che è diventata grazie a sindaco e amministrazioni comunali(anche limitrofe).
Anche se Zanonato eè apertamente di sinistra le sue sclete politiche e soprattutto urbanistiche sono criticabilissime.Come ad esempio la costruzione del Muro di Via Anelli.
Il problema poi di quella zona d'Italia a mio avviso(giudizio del tutto personale) è la diffusa tolleranza dei gruppi di stampo fascista.
Le politiche di Zanonato sono ridicole e di sicuro non è roccaforte della sinistra istituzionale, mi riferivo ai movimenti extra-parlamentari e in questo la presenza storica e attuale è innegabile. Zona d'Italia a tolleranza di gruppi fascisti si, città apertamente nazi-fascista no, le mobilitazioni ad hoc ci sono, insomma non manca il contraddittorio detto a voce alta e dimostrato con le azioni di lotta. Sono pochi ma sono buoni (e spesso sono stata critica sui metodi, ma qui non c'entra) soprattutto per l'opera di sensibilizzazioni nei confronti di una cittadinanza non così sorda e fortunatamente sempre più multietnica.
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