Guardando questo video non ho potuto fare a meno di pormi la fatidica domanda: come mai non succede o accade relativamente poco?
Eppure un bel gesto, una gentilezza, appare essere realmente contagiosa: la sensazione che ci trasmette un gesto disinteressato, specialmente se compiuto da uno sconosciuto e quando meno te lo aspetti, crea dentro di noi una energia irrefrenabile che accende una Luce che riesce ad illuminare noi e chiunque incontriamo nel nostro cammino.
Penso sia capitato a tutti di ricevere una gentilezza e sentirsi "in debito con il prossimo" , pervaso dal desiderio irrefrenabile di compiere una buona azione.
Come un onda, il gesto primigenio crea cerchi concentrici(o meglio eccentrici) che predispongono ogni individuo ad una visione del mondo diversa, una considerazione dell'Altro fuori dal senso comune.
Questa Luce crea chiarezza in parti della nostra coscienza che sopiscono in un crepuscolo creato da ciò che molti chiamano ETAT D'ESPRIT (stato di spirito) e che io chiamo Comune Stato d'Animo o Contagio Emozionale.
Ed è proprio li il punto.
La risposta alla domanda postami all'inizio di quest'articolo.
Le persone che ricevono un "bel gesto" si sentono propense a dedicarsi al prossimo e al mondo che le circonda fino a che riescono a sottrarsi al Comune Stato d'Animo creato da tutto ciò che umano non è.
Se qualcuno vi riporta il portafogli che vi era caduto all'ingresso del bar, voi verrete pervasi da una sensazione di gratitudine e fiducia nel prossimo, finchè qualcuno non vi dirà magari: "Hai visto quel politico, ruba e lo hanno fatto senatore" oppure "Hai visto quello che ha stuprato quella bambina, gli hanno dato solo 2 anni" o ancora "Hanno alzato le tasse!".
Questa purtroppo non è la realtà, o meglio, è la realtà ma non abbiamo gli strumenti per capirla finché restiamo ancorati allo stato d'animo comune, che ci vuole tristi, timorosi, diffidenti ed arrabbiati.
Se le buone emozioni sono contagiose, basta accendere un qualsiasi telegiornale ed osservarvi mentre lo guardate, per capire quanto maggiormente lo siano le cattive.
Ogni giorno attraverso la televisione ed i giornali entrano dentro casa nostra miriadi di informazioni negative che creano emozioni deleterie quali: invidia (le super-ville dei VIP), rabbia (la nuova tassa sui vattelappesca), insoddisfazione (la pubblicità in genere che tende solo a dirci "Sarete insoddisfatti della vostra vita finché non comprerete la nostra auto, casa, dentifricio, telefonino etc) e panico (la madre che uccide il figlio, lo zio che uccide la nipote, il figlio che uccide il padre, il tassista che uccide la cliente, il poliziotto che stupra ed uccide la studentessa). A questo vanno aggiunti tutte le scene di guerra nei film e nei documentari ai quali dobbiamo sommare i programmi di istupidimento ed inebetimento collettivo la cui lista è troppo lunga per essere citata.
La nostra casa, la nostra tana è diventata un ricettacolo di spazzatura e merda emozionale. E quando la tua casa è piena di merda l'unica cosa che puoi fare è spalarne via un pò, gettandola nella strada dirimpetto, proprio dal tuo vicino, che si troverà con più merda da spalare e che quindi la rigetterà al suo vicino...e così via...in un circolo vizioso.
Ma se questo è lo stato della nostra casa che rappresenta il nostro tempio fisico, qual'è lo stato del nostro tempio interiore, la nostra mente o come la chiamano alcuni: la nostra Anima?
Ci serve davvero tutta questa massa abnorme di informazioni negative?
A cosa ci serve sapere che Tizio ha ucciso Caio con 40 coltellate in viso preso dalla gelosia? A farci rendere conto che può succedere da un momento all'altro anche a noi? E dopo che lo sappiamo? Serve a qualcosa saperlo prima, o serve solo a renderci più sospettosi verso gli altri e ad iniettarci la nostra dose quotidiana di paura?
Ci sono persone che non hanno nessuna voglia di perfezionarsi e migliorare se stesse e che quindi godono nel "rotolarsi" giorno dopo giorno nella negatività che li circonda: parlano di cose brutte, fanno cose brutte e riportano cose brutte fatte da altri, non per analizzarle o migliorarle, ma solo per il gusto di sentire la sensazione che le energie negative creano al loro interno. Ci siamo passati tutti almeno una volta nella vita e dobbiamo ammettere che per qualche istante ci ha fatto anche sentire meglio.
Ma meglio rispetto a cosa?
Rispetto a quello che siamo o rispetto a quello che non vogliamo vedere di essere?
Io credo che il primo passo per crescere individualmente e costruire una società collaborativa sia quello di rifiutare ed evitare a priori tutto ciò che emotivamente spegne la nostra voglia di serenità e collaborazione.
Rifiutare la negatività è un allenamento che andrebbe attuato giorno per giorno...
"Un giorno Satana decise di incrementare il valore delle sue cattive azioni. Radunò i capi dipartimento e lo stato maggiore della "infernale divisione di propaganda e pubblicità", per escogitare nuove campagne di tentazioni e tranelli per gli uomini. Soprattutto voleva ad ogni costo, con vera perfidia, distruggere nel cuore degli uomini e delle donne il senso della vita!
"Dì loro che Dio non esiste!", propose un diavolo.
Satana sbuffò: "Vorrei qualcosa di meno ovvio!".
"Di loro che nessuna delle loro azioni ha delle conseguenze!", consigliò un altro.
Satana scosse il capo: "Lo pensano già da soli!".
Un terzo suggerì: "Dì loro che si sono tanto allontanati dalla retta via, che non riusciranno mai più a tornare indietro, perché le persone non sono più capaci di cambiare".
Satana sbottò: "Già provato…!".
Allora il più vecchio e scaltro dei diavoli chiese la parola: "Fa semplicemente credere a loro che ci sia molto, molto tempo avanti a loro…!".
Satana sorrise diabolicamente soddisfatto: "Questa sì che è una buona idea!"
Ora riporto un breve articolo di Santaruina nel quale viene speigato a grandi linee il concetto di Eggregore.
Prometeo
Eggregore
dal sito di Santaruina 15 luglio 2007
"Si dà il nome di egregor ad una forza generata da una potente corrente spirituale e poi alimentata ad intervalli regolari secondo un certo ritmo in armonia con la vita universale del cosmo, oppure ad una unione di Entità unite da una comune caratteristica".
Robert Ambelain " La Kabbale pratique"
Le eggregore sono delle forme pensiero, forme pensiero che si generano quando un gruppo di persone riunito concentra la sua attenzione su un determinato oggetto, un discorso, oppure condivide una determinata situazione.
Dal punto di vista semantico il termine ha la stessa valenza di aggregare, riunire.
Diverse culture hanno posto la loro attenzione sulle eggregore, spesso chiamate con diversi nomi, o più semplicemente non menzionate.
Un gruppo di preghiera può formare una eggregora, ad esempio, a volte inconsapevolmente, a volte con piena cognizione, come avveniva nei monasteri medioevali, dove il vero compito dei monaci e delle loro preghiere era la creazione di queste forme pensiero che avrebbero dovuto in seguito influenzare positivamente lo svolgimento delle esistenze dei loro simili.
In una epoca razionalista come la nostra tali concetti possono apparire fantasiosi, eppure queste forme sono facilmente sperimentabili in determinate situazioni, e la loro influenza è percepibile; semplicemente, abbiamo smarrito la capacità di dare un nome a fenomeni che per millenni sono stati ben noti.
Vi sono quindi eggregore positive, e forme di pensiero negative.
Una delle situazioni quotidiane in cui queste ultime si formano con più facilità sono ad esempio le tanto deleterie “code in autostrada”, dove migliaia di automobilisti in contemporanea esternano i loro sentimenti negativi generati dalla situazione stressante in cui si trovano.
Il caso più eclatante fu rappresentato dalle grandi adunate naziste, in cui delle vere e proprie cerimonie venivano progettate nei minimi particolari per ottenere tali risultati.
La storia del XX secolo riserva molti aspetti difficilmente spiegabili razionalmente: ovviamente le elite che utilizzavano le pratiche occulte come fondamento del loro operare avevano tutto l'interesse per screditare tali realtà alla luce del sole.
Le eggregore negative sono in grado di influenzare i pensieri e i sentimenti di interi popoli, e si alimentano di questi sentimenti, in un circolo vizioso che genera una spirale crescente e distruttiva.
Essendo realtà poco note, attualmente divengono anche difficilmente affrontabili.
Un modo per contrastare queste forme pensiero negative, di cui la modernità si nutre e a sua volta alimenta, consiste ovviamente nelle eggregore positive.
Concetto ben noto ai monaci medioevali, ancora oggi ai monaci buddisti, e a tutti quei gruppi che cercano di convergere i loro sforzi verso sentimenti costruttivi, con perseveranza, atti alla creazione di eggregore che possano contrastare le forme pensiero negative dilaganti.
Purtroppo attualmente questa “scienza”, l'arte della creazione di dei, viene attuata quasi esclusivamente da coloro che operano per la dissoluzione, e i risultati sono visibili in quello che ci circonda.
In particolar modo i telegiornali e l'ampio spazio da loro dedicato alla “cronaca nera” danno un forte contributo alla diffusione delle eggregore più devastanti, portando milioni di persone contemporaneamente a concentrarsi su sentimenti di odio, paura, terrore, preoccupazione.
Ma contrastare queste forme negative è possibile, ed il primo passo è il prendere coscienza dell'esistenza di tali realtà.
Saperle riconoscere, evitarle, ed in un secondo momento, adoperarsi per la creazione di forme pensiero positive, che inneschino un circolo virtuoso.
Operazione non semplice, ovviamente, in particolar modo tenendo conto della confusione che vige ai nostri giorni riguardo a tematiche un tempo note e riconosciute.
Operazione non semplice, ma non impossibile.
5 commenti:
bello il video iniziale, e centratissime le tue considerazioni.
Stavo riflettendo anche io in questi giorni su questi temi.
E davvero, ormai sono qusi convinto che lo scopo principale dei telegiornali sia proprio quello di diffondere le eggregore negative.
Molti aspetti che altrimenti non avrebbero senso, come il soffermarsi sui dettagli macabri, come anche tu fai notare, ne acquiserebbero uno.
Un saluto a te :-)
Giusto ieri sera, a casa dei miei, mio padre dopo la consueta dose multipla di TG cerca un qualche film con cui addormentarsi: non si trova altro che programmi sul Concordia con svisceramento di particolari orrorifici e ansiogeni; telefilm con un'unica e continua colonna sonora intrisa di tensione che mettono in scena ansia, paura, terrore, omicidi e rapimenti; programmi serali votati all'insulto libero.. Alla fine ho preso possesso del telecomando e ho messo su un programma di una tv locale che faceva scompisciare dalle risate.
Mio padre ovviamente è di quelli che ritengono di essere impermeabili all'azione angosciante della TV (e altrettanto ovviamente i TG raccontano i fatti, of course). E non si rende conto di essere pieno di fobie.
un saluto
gaia
Tutto giusto, tranne una cosa: non è vero che questo "lavoro" sia fatto consciamente solo da chi fa il lavoro "negativo".
Ci sono delle organizzazioni (molte), alcune anche molto note ai cospirazionisti ma di cui non faccio il nome per non scatenare polemiche, che fanno questo lavoro positivo e insegnano a farlo ai loro membri, in singoli e soprattutto in gruppo, proprio per gettare oggi i semi di un mondo migliore domani.
Eppure c'è chi non capisce e mette tutto in un unico calderone vedendo "Il Portatore di Luce" là dove ci sono solo "portatori di Luce".
@ Santaruina
l'articolo è completo grazie alle tue intuizioni...e devo dire che se non fossi approdato tempo fa sul tuo blog, ora non avrei potuto articolare determinate questioni e soffermarmi su taluni pensieri.
@ Gaia
Vivo lo stesso problema a casa mia...Ma la situazione peggiore la vivo con i miei compagni di Università, i quali sono convinti sostenitori dell'inattaccabilità della loro persona da parte dell'informazione di massa, ma ne subiscono tutta l'influenza...e si vede.
@ Synthesis
Sinceramente devo dire che questa cosa che mi dici l'avevo intuita..nel senso che se esistono persone che conoscono certi meccanismi e li usano, esistono sicuramente delle persone che si muovono e creano una rete per invertirne la tendenza.
Potresti farmi però qualche esempio...
Vorrei approfondire le ricerche.
Ti ringrazio!
Semplicemente non ci si dovrebbe far traviare dalla foga inquisitoria di certo cospirazionismo stile americano o integralista: le cose sono ben più complesse di quanto loro comprendano o diffondano; quando si studiano le "società segrete" o le organizzazioni esoteriche bisognerebbe farlo non solo sui testi dei detrattori, ma anche (e soprattutto) dai testi loro, per capirne la filosofia, le finalità e gli scopi.
Si scoprirà che la massoneria, quella iniziale di Pitagora o di Leonardo da Vinci, lungi dall'aver qualcosa a che fare con "satanismo" e cialtronerie simili, era uno strumento per elevare la coscienza dell' umanità. Nella storia han fatto molto in tal senso.
E, nonostante l' intrusione tra i loro ranghi di "forze" ben più occulte che hanno sviato il proposito iniziale, sussistono ancora gruppi interni alla massoneria che tentano di riportare l'istituzione alla gloria iniziale.
Si scoprirà che la teosofia di madame Blavatsky non ha niente a che vedere con il "satanismo" che le viene appioppato da autori che non si sono presi la briga di leggere i suoi testi.
Si scoprirà che il "nuovo ordine mondiale" di cui parla la Bailey non ha niente a che fare con il "nwo" caro all' impero anglo-americano.
Del resto le "forze oscure" hanno sempre fatto così: hanno preso un messaggio positivo e lo hanno trasformato in un messaggio di intolleranza... vedi la differenza che passa tra Gesù ed i Gesuiti...
I (veri) Rosacroce non sono ciò che descrive Franceschetti, e la loro filosofia originale, il "Cristianesimo Mistico" lo si può ritrovare nei libri di Max Heindel.
Oppure c'è questo:
http://corvide.blogspot.com/
Rifletti su una cosa: se esistesse una religione "vera" e tutte le altre fossero "false" (anziché distinte parti di una unica verità, come è), e se Dio fosse un Dio di amore, sarebbe più gradito a Lui un fedele della sua giusta religione intollerante verso tutte le altre concezioni di Dio e modi di onorarlo, o un fedele di un culto "falso" che lo chiama con un nome diverso da quello che si è scelto, ma che dimostra amore e tolleranza verso tutte le altre concezioni religiose?
Questa domanda se la dovrebbero porre tutti i "cospirazionisti".
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