lunedì 21 gennaio 2008

Democrazia Pret a porter...

In principio erano le armi di distruzione di massa. Per prevenire il terribile attacco di Saddam al resto del mondo, partì la guerra all'Iraq. Poi si scoprì che le armi non c'erano, dunque non c'era nulla da prevenire. Allora si disse che bisognava colpire, a Baghdad, il più temibile alleato e foraggiatore e protettore di Al Qaeda. Poi si scoprì che i due nemmeno si conoscevano, anzi si odiavano. Poi si disse che eravamo li per liberare gli iracheni da Saddam e dai suoi aguzzini della Guardia Repubblicana. Poi si scoprì che molti dei suoi aguzzini della Guardia Repubblicana, appena catturati, venivano travestiti da ufficiali del governo provvisorio insediato dagli angloamericani e rimessi in pista. Allora si disse che bisognava restare perchè gli iracheni ci volevano, infatti ci accoglievano come liberatori. Poi si scoprì che ci sparavano addosso. Allora si disse che eravamo lì per esportare la democrazia, Poi si scoprì che, già che c'eravamo, esportavamo anche la tortura(per esempio nel carce di Abu Ghraib), della quale peralaltro l'Iraq era da tempo un discreto produttore. Allora Giuliano Ferrara, che è molto intelligente, disse che c'è una bella differenza fra la tortura di Saddam e la nostra: lui i torturati mica li fotografava, noi si perchè siamo democratici.Clic. Volete mettere la differenza?

Allora si disse che bisognava restare per riportare la pace in Iraq, contro una guerra che prima non c'era e che avevamo scatenato noi. Poi si scoprì che la pace faceva più morti della guerra. Allora si disse che bisognava restare per combattere il terrorismo. Poi si scoprì che di terroristi in Iraq non ce n'erano, almeno prima dello sbarco delle truppe occidentali: ne arrivarono a migliaiada tutto il mondo arabo e ne sorsero molti in loco, dopo il nostro arrivo; insomma, il terrorismo, da quando lo combattiamo, aumenta. Allora si disse che bisognava restare perchè altrimenti sarebbe scoppiata la guerra civile fra sciiti e sunniti. Poi, consultando i libri di storia, si scoprì che quella irachena non conosce guerre civili, ma grazie alla nostra presenza sul posto ottenemmo anche questo risultato: scatenare la prima guerra civile della storia dell'Iraq.
A questo punto il segretario di Stato americano Colin Powell ingranò la retromarcia: "Se gli iracheni non ci vogliono, ce ne andiamo". Ma dovette andarsene lui dalla carica di segretario di Stato,rimpiazzato da Condoleezza Rice.

(Marco Travaglio - La scomparsa dei fatti)



Bush ammette che non c'erano armi di distruzione di massa in Iraq e che l'Iraq non ha collegamenti con AlQaeda

1 commento:

Guy Fawkes ha detto...

Posso dire che in vita ho potuto assistere alla peggiore esportazione di democrazia di tutta la storia.... ho visto una Guerra per la pace......

Già la parola in se è un ossimoro.... ma come abbiamo potuto noi italiani seguire una così folle idea e macchiare la nostra storia con questa guerra del petrolio????

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